Novecento Ristorante & Wine Bar (Bitetto, Bari)

Pubblicato il 27 Mag 2014 da Simona Giacobbi

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La tradizione nei colori. Con un tocco di eleganza, originalità e ricercatezza. Nei piatti di Rocco Violante, chef patron del ristorante & wine bar Novecento di Bitetto (Bari), si tocca con mano e con bocca una sperimentazione studiata ed elaborata che non lascia nulla al caso. Valore aggiunto l’esperienza al di là dei confini nazionali che si percepisce pietanza dopo pietanza.
Finiti gli studi alla scuola alberghiera di Bari, Rocco vola, infatti, prima in Inghilterra, poi a Locarno, in Svizzera. Rientra in Italia e lavora in diverse strutture in Piemonte. Per ritornare poi in Puglia, a Bitetto, dove, nel 2007, rileva quello che era un vecchio pub per ristrutturalo e dare vita al Novecento. Un luogo, che si divide in una sala ristorante con una decina di coperti, un wine bar e una sala per la colazione con torte fatte in casa, croissant e pasticciotti provenienti da forni selezionati. Dapprima informale e amichevole per poi raffinarsi e, da 3-4 anni, il locale propone ora una cucina creativa e matura per una clientela più selezionata, in un ambiente di classe e curato nei dettagli. Cantinetta a vista che si affaccia su un pavimento in marmette decorate, tipiche delle case antiche del ‘900, abat-jours ricoperte da tappi di sughero, dipinti sui muri in tufo e volte a botte.
Qualità la parola d’ordine dello chef Violante, in cucina insieme al nipote apprendista cuoco. Pochi ingredienti che nella loro semplicità e nel loro fantasioso insieme rievocano la tradizione. Dalla freschezza delle erbette di campo alla pasta fatta in casa, come il delizioso sombrero con burrata, pachino, pesto e pomodorino fresco, passando per materie prime a km 0 e rigorosamente di stagione (i menu variano ogni quindici giorni).
Un viaggio tra i sapori della Puglia rivisitati in chiave moderna valorizzati dal servizio gentile, competente e attento, e personificato da Giuseppe Morisco.

Sorprendono i grissini di grano arso e caldi, avvolti da un tovagliolo che ne mantiene il calore e la fragranza. Non potevano mancare i taralli, preparati con cereali. Per iniziare due involtini di erbe leggermente speziati con un filettino di cernia affumicata, impreziositi dalla croccantezza del pane tostato e dal sale e serviti a mo’ di spiedini, a mezz’aria, su un piccolo cesto beige. L’impatto visivo è notevole e ci accompagnerà per tutta la durata della degustazione.
Si continua con un antipasto a base di pesce. Un quartetto composto da tartare di capesante e mele renette, filetti di alici, gelatina di campari con tartare di gambero di Gallipoli e tartare di tonno pinne gialle con croccanti foglie di patate e una dolce crema di piselli. Colpisce la dolcezza abbinata ad ogni tipologia di tartare che rende di una delicatezza unica questo piatto. In tavola il pane fatto in casa dallo chef che si sbizzarrisce con panini al latte e sesamo, ai cereali e ai semi di zucca. In abbinamento, un olio di Manfredonia.
Quindi un vero e proprio colpo di scena. Una burratina di Andria, in una campana di vetro, affumicata a freddo con scaglie di sale nero.
Il tutto accompagnato dalla Malvasia Chardonnay La Cerina, Dasti wine selection.

Sa di primavera il tortino di fiori di zucchine ripieno di mousse di ricotta e menta. Il gazpacho di ciliegini dona il giusto grado di acidità e di freschezza al piatto. C’è ancora spazio per la tradizione pugliese contadina con un classico, il purè di fave e cicorielle di campo con crostino dorato e pane tostato.
Il primo è una delizia per gli occhi e per il palato. Due sombreri di pasta fresca, perfettamente al dente, con mozzarella di bufala e pachino, pesto e pomodorino fresco. Si passa a un morbidissimo filetto di maialino, tenero e cotto al punto giusto, al Negroamaro e con uva sultanina, impreziosito dall’aromaticità e dal profumo del rosmarino.
Primo e secondo sono stati abbinati a un giovane Negroamaro Angiuli Donato, annata 2012.
Sono circa 80 le etichette di vino che propone il Novecento, principalmente pugliesi, tra cui spiccano nomi noti come Tormaresca, Morella, Torrevento, Tenute Rubino, Chiaromonte, Gianfranco Fino, Attanasio, Polvanera e Cosimo Taurino.
Ma non manca qualche chicca nazionale come Sassicaia, Tignanello, Masseto solo per citarne alcune.

Come si prepara il palato al dessert? Con un predessert a base di sorbetto? Non da Novecento. Lo chef sceglie un’alternativa alquanto originale: acqua tonica con limone, menta e gelatina di campari. Alla vista risalta l’insieme di colori verde, rosso, giallo sospesi nella trasparenza dell’acqua tonica. Quasi un acquario in miniatura. Una semplicità disarmante, sì. Ed è proprio quella che sa sorprendere.

La degustazione si conclude con un gelato particolare. Quale sarà l’ingrediente segreto? Cos’è quel delicato seppur amarognolo retrogusto immerso nella freschezza di quel gelato? Il mistero è presto svelato… malto d’orzo, luppolo… birra! Gelato alla birra. Decisamente una sorpresa. Originale. Nel piatto anche un mini soufflé al cioccolato con calvados. Accanto, una ciambellina con Nutella alla birra.
Insomma, semplicità ed eleganza fanno del Novecento di Rocco Violante un ristorante da provare. E magari riprovare.

Menu
Possibilità di scegliere à la carte o menu degustazione. Un menu molto pugliese che propone, tra i secondi, carni che provengono da macellerie di famiglia. Cambia spesso, anche ogni 15 giorni.
Cucina
Cucina pugliese rivisitata in chiave moderna, a tratti sorprendente. Strepitosa la burratina di Andria affumicata a freddo.
Cantina
Ottima selezione di vini prevalentemente pugliesi. Non mancano alcune etichette nazionali importanti.
Location
Poco distante dal centro di Bitetto. Facilmente raggiungibile e con possibilità di parcheggio in zona.
Atmosfera
Ambiente elegante, curato nei dettagli. Musica d’atmosfera e rilassante. Ideale per cene romantiche. Personale educato, cordiale e competente.
Conto
Le piacevoli sorprese non si fermano soltanto ai piatti proposti dallo chef. Per il tipo di cucina offerta e la qualità delle materie prime il conto finale è davvero competitivo. Con un pasto completo, dall’antipasto al dessert, si resta facilmente sotto i 50 euro a persona, bevande escluse. In alternativa si può scegliere il menu degustazione a 35 euro a persona.

Ultima visita: 23/05/2014

Novecento Ristorante & Wine Bar
via Estramurale Lucatorto, 38
Bitetto (Bari)
Tel: 080 9920481
Giorno di chiusura: mercoledì

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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