Potrebbe essere tranquillamente definito il re della frollatura in Puglia. Francesco Camassa, macellaio di Grottaglie, classe 1966, non ha rivali. Francesco è un professionista. Su questo non si discute. Nella sua macelleria – ha cambiato location da luglio, bilancio positivissimo dice, tant’è che ora il suo locale, più spazioso e luminoso, sembra proprio...
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L’essenziale è visibile al gusto. Loro sono i fratelli Pellegrino. Il locale si chiama Bros e si trova in centro a Lecce, a pochi passi da Piazza Sant’Oronzo. Ne avrete sentito sicuramente parlare perché hanno portato una ventata di aria fresca in città. In cucina una brigata di giovani. Interpretano il Salento e la loro Puglia partendo dalle materie prime,...
Lui davanti alla cipolla non piange. Ride. Sì, perché la terra con i suoi prodotti gli dà felicità. Gioia. È vedere la contentezza di chi assaggia i suoi piatti e le sue confetture alla cipolla rossa di Acquaviva o alla cipolla di Margherita Igp. E ne vuole ancora. Lui non ha mai girato il mondo. No. E non ha mai avuto un maestro che l’abbia affiancato. Salvatore...
Parti dall’Italia. Dal Mediterraneo. I colori e i profumi. Il giallo del limone. Il pesce fresco. I sapori della terra. Del grano arso. Di una melanzana arrosto. Per raggiungere Dubai con le sue spezie. E da lì volare oltreoceano per una terra di cioccolato, un cookie molto speciale. Ma gira e rigira, si torna sempre in Puglia. Del resto, “un uomo percorre...
“Mangiare bene non è difficile. È trasmettere emozioni e l’arte dell’ospitalità che è fondamentale”. Sono le parole del precursore della carne podolica in Puglia. Il suo è il viaggio di un macellaio diventato oste. Durante la guerra il padre Francesco e la madre Irene rifocillavano, nella loro macelleria, i passanti con il brodo caldo fatto con ossa,...
À la recherche du temps perdu, scriveva Proust. C’è un posto a Bari dove il tempo sembra essersi fermato. Dove le mura hanno una storia lunga quarant’anni. Un ristorante che racchiude l’anima della terra, il Novecento e i profumi della Puglia. C’è una corte con un portone di legno con tanto di numeri civici, davanzali, grappoli di pomodorini...