“Non è accettabile avere un’Italia a due velocità. Non è giusto penalizzare i territori e le imprese che producono e investono. Non è etico perpetrare una distorsione sociale e divergenza profonda tra un Nord e un Sud che, a causa delle logiche di sviluppo a intermittenza, vivono privilegi o disagi”.
È questo lo sfogo di Angelo Maci, presidente di Cantine Due Palme, che si è fatto promotore, accogliendo l’appello de La Gazzetta del Mezzogiorno, da diversi mesi impegnata a portar avanti la campagna di sensibilizzazione a favore del ripristino dei treni Freccia Rossa, della commercializzazione di un vino con un’etichetta decisamente provocatoria. “Non vogliamo più accettare passivamente le sopraffazioni che bloccano lo sviluppo”.
Di ciascuna bottiglia venduta, parte del ricavato sarà destinata a creare un fondo per noleggiare per un mese un treno per dimostrare che c’è una Puglia che vuole essere risarcita dallo scippo subito nel momento in cui sono state eliminate importanti tratte ferroviarie. L’obiettivo è di raggiungere un milione di euro che è la cifra necessaria per noleggiare per un tempo determinato un treno che rimetta in connessione la Puglia col resto d’Italia.
La provocazione di Maci è il sentimento dei 1200 soci della Cantina, è l’urlo indignato di un intero territorio che chiede di essere ascoltato e chiede di contare nell’agenda dei Governi che sino ad oggi non si sono preoccupati di sostenere la voglia di sviluppo di un sistema industriale e imprenditoriale che non ha bisogno di forme di assistenzialismo, ma che chiede esclusivamente di avere le stesse opportunità di chi opera nel Nord del Paese.
“La prima bottiglia la invieremo a Montezemolo e a Moretti che hanno siglato la morte del sistema dei trasporti in Puglia” ha detto poi Maci.
Il vino, con la sua etichetta, si fa portatore di un messaggio politico molto importante. “Ora sia la Regione – ha concluso il presidente della Due Palme – a farsi promotrice di questa iniziativa, coinvolgendo anche la Grande Distribuzione che può diventare volàno per la diffusione di questa iniziativa che ci porterà a raccogliere 1 milione di euro per consentire il noleggio del treno. Noi abbiamo fatto la nostra parte e continueremo a divulgare quello che è un bisogno di sviluppo della Puglia, una necessità di essere collegati con il resto d’Italia e d’Europa. Ora attendiamo prese di posizione e forme di tutela anche e soprattutto da parte della politica”.