Se l’obiettivo è sensibilizzare i ragazzi delle scuole elementari e delle medie verso uno stile di vita più sano, verso le buone abitudini alimentari e comportamentali della Dieta Mediterranea, è più efficace se lo fa un esperto (un biologo nutrizionista o un medico) o un gruppo di quattro studenti di poco più grandi? E’ più d’impatto se le diapositive illustrative utilizzano una grafica “scientifica” o se adottano un linguaggio visivo e comunicativo creato con l’immaginario fresco di 18enni? E’ più attraente e coinvolgente la piramide alimentare classica o le nuove “Piramidi giovani dell’alimentazione e dell’attività fisica” inventate dai ragazzi che operano con il brand “Dieta Med-Italiana”? Sono le tre domande che si sono posti i responsabili del GAL (Gruppo di Azione Locale) Capo S. Maria di Leuca nell’organizzare una serie di incontri rivolti alle scolaresche del territorio presso i padiglioni di EXPO 2000 a Miggiano (Le). E sabato scorso, 18 ottobre, gli stessi responsabili hanno toccato con mano quanto sia stata saggia e performante la coraggiosa scelta di optare per la risposta “B” a tutte e tre le domande.
Antonio Monaco, Jurika Nuzzo, Azzurra Quaranta e Lella Tafuri sono i quattro ragazzi (in media, 17 anni) appartenenti al movimento Pro Salento a cui il GAL Capo S. Maria di Leuca ha affidato due compiti: tenere in successione tre edizioni di un mini seminario rivolto ognuno a circa 80 giovani alunni delle scuole elementari e medie dei comuni appartenenti al GAL, ideare, redigere e pubblicare un opuscoletto di 16 pagine da distribuire alle scolaresche partecipanti, così che potessero portare a casa e far conoscere anche ai genitori i temi, i consigli e le raccomandazioni ricevute nella mattinata. Le scuole partecipanti agli incontri formativi sono state le seguenti: Istituto Comprensivo di Miggiano e Montesano Salentino, Istituto Comprensivo “Don L. Sturzo” di Specchia e gli Istituti Comprensivi “Via Apulia” e “G. Pascoli” di Tricase.
I quattro ragazzi salentini, con il loro progetto “N2Y4MD – Never too Young for Mediterranean Diet” (mai troppo giovane per la Dieta Mediterranea), non solo si sono dimostrati all’altezza del compito, ma sono riusciti a tenere sempre alta l’attenzione della giovane platea grazie all’utilizzo di slide dinamiche e molto colorate e alla continua interattività con i partecipanti attraverso l’intrigante gioco di domande e risposte. Non solo, ogni mini seminario ha avuto inizio con la compilazione, da parte dei partecipanti, di un piccolo questionario anonimo, utile a raccogliere dati sui loro comportamenti (alimentari e relativi all’attività fisica) e sulla conoscenza di prodotti e alimenti locali, ed è terminato con la distribuzione di simpatiche e succose “mele premio”.
I contenuti di ogni seminario sono stati i seguenti: significato esatto della parola “dieta”; enfasi sul binomio “qualità, varietà, quantità di cibo” e “qualità, quantità di attività fisica”; cosa mangiare tutti i giorni, cosa 2-3 volte a settimana e cosa 1 volta sola a settimana; i 12 consigli d’oro in tema di alimentazione e attività fisica; cosa sono e come funzionano le Piramidi giovani della Dieta Med-Italiana; la Dieta Mediterranea ed i prodotti e le pietanze tipiche del Salento e, nello specifico, delle terre del Capo di Leuca, con la pestanaca ed il pomodoro di Morciano.
A sostenere scientificamente le tesi dei ragazzi e per intervenire in caso di bisogno, vi era la preziosa presenza e collaborazione del dott. Martino Martellotta, presidente dell’A.Bi.Sa. – Associazione dei Biologi nutrizionisti del Salento.
Un’esperienza da ripetere? A dire degli oltre 250 giovanissimi partecipanti, dei loro docenti e dei responsabili del GAL parrebbe proprio di sì, perché non si è …mai troppo giovani per la Dieta Mediterranea!