È una storia lunga 500 anni. Quella che racconta di cavalli, conti e regine. I Minunni la conoscono bene. Allevano nella tenuta secolare Tarsia Morisco i cavalli Conversano, la prestigiosa razza portata nel 1456 dagli Acquaviva d’Aragona nel Comune del Sud-Est della Murgia, che furono chiamati “Lipizzani” da Maria Teresa d’Austria nella metà del 1700.
La famiglia Minunni affascinata dalla razza dei Lipizzani e dalla loro storia, ha intrapreso un progetto che si prefigge lo scopo di ritornare ai caratteri morfologici originali della razza Conversano. Ha quindi costituito un allevamento presso la masseria Tarsia Morisco, nelle campagne di Conversano, dove alcuni esemplari di questa razza rientrati dall’estero sono allevati e addestrati dai figli di Francesco Minunni, Paolo e Giuseppe, in collaborazione con l’Accademia Italiana Arte Equestre con sede presso la Masseria Francesca a Crispiano (TA) di Michele Caroli.
I Minunni hanno così fondato l’Associazione Lipizzani Conversano nell’agro di Conversano per raccontare le bellezze, la duttilità e la storia di questi splendidi animali. La masseria propone anche tour in carrozza per scoprire le bellezze del territorio. Gli itinerari, che possono durare dalle 2 alle 3 ore, prevedono visite alle cappelle rurali, attorno al centro urbano moderno. S. Caterina, S. Donato e S. Filomena per citarne alcune. Prima di cominciare il tour è possibile degustare in masseria prodotti tipici della tradizione pugliese.
Un altro percorso include una passeggiata in carrozza lungo le vie rurali dell’agro di Conversano durante la quale si toccheranno i maggiori laghi carsici di cui è costellato il comprensorio cittadino. Laghi che sin dal periodo romano svolgevano il compito di vere e proprie cisterne per l’approvvigionamento idrico delle comunità.
Il castello Marchione è un altro luogo che è possibile visitare durante uno dei percorsi organizzati dai Minunni. A 6 km da Conversano, il Castello Marchione era dimora di caccia degli Acquaviva d’Aragona, conti di Conversano. La leggenda vuole che un passaggio sotterraneo collegasse Marchione al Castello di Conversano.
Il giovane Paolo Minunni racconta le giornate in masseria, il lavoro con lo stallone Conversano Tartara, il lavoro nelle campagne, la produzione artigianale di vini e oli. Una tradizione, quest’ultima, tramandata da generazione in generazione. Ma la masseria Tarsia Morisco è anche educazione e scoperta. Per i più piccoli, ragazzi delle scuole materne, elementari, medie e superiore e per chiunque volesse imparare e conoscere le tradizioni e la cultura rurale, la masseria offre attività didattiche e lezioni guidate da Serena Minunni sulla provenienza degli alimenti di uso comune, dal latte alla carne. “Vogliamo far conoscere ai ragazzi le varie attività della vita in masseria per consentire loro non solo di vivere un sano rapporto con l’ambiente ma anche avvicinarli alla cultura del prodotto genuino e alla cura del territorio”, spiega Minunni.