I mitici Kool and the Gang in concerto al Negroamaro Wine Festival

Pubblicato il 14 Mag 2014 da Redazione

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Si chiuderà con il botto la IV edizione del Negroamaro Wine Festival che si terrà a Brindisi dal 6 al 10 giugno 2014 e che vedrà la partecipazione di oltre 180 espositori provenienti da tutto il territorio nazionale e l’esibizione di 150 artisti di caratura internazionale.
Martedì 10 giugno alle 20:30 al Negroamaro Wine Festival i Kool and the Gang, celebre band americana i cui ritmi soul e funky hanno segnato la storia e l’evoluzione della musica pop-dance, ha venduto oltre 70 milioni di album in tutto il mondo e influenzato la musica di tre generazioni. Grazie a canzoni come Celebration, di Cherish, Jungle Boogie, Summer Madness e Open Sesame, si è aggiudicata due Grammy Awards, sette American Music Awards, 25 Top Ten R&B, nove Top Ten Pop e 31 dischi d’oro e di platino.
Kool and the Gang. Semplicemente funky alla massima potenza, una miscela esplosiva di jazz e soul che trasuda allegria e dinamismo all’ennesima potenza. Ma Kool and the Gang, una delle band più campionate di tutta la storia dell’hip hop, non sono un mito qualunque. Loro sono un mito che permane, dagli anni ’60 sino ai giorni nostri, un’istituzione da cui è impossibile prescindere. La loro gioia di vivere, traboccante nelle loro canzoni, l’ottimismo e la positività dei loro pensieri restano tracce inconfondibili di un’avventura ineguagliabile!
I Kool and The Gang debuttarono con l’etichetta DeLite Records nel 1969. La loro prima canzone, Kool and The Gang, tratta dall’album omonimo scalò le classifiche Billboard e R&B. A questo successo ne seguirono subito altri come “the Gang’s Back Again”, “Let The Music Take Your Mind” e “Funky Man”. I 7 album che seguirono, registrati tra il 1969 e il 1974, fecero tutti una buona impressione al pubblico e alla critica, e “Live at the Sex Machine?” fu il loro primo album ad entrare nelle posizioni alte delle classifiche. Nel 1973 ottennero un successo mondiale con il singolo “Funky Stuff”. Nel 1976 si unì al gruppo Clifford Adams, trombone, aggiungendo la sua vivacità musicale, come dimostra l’uscita di “Open Sesame” incluso nella colonna sonora di “Saturday Night Fever”. Fu così che con titoli come “Jungle Boogie” e “Hollywood Swinging” raggiunsero la consacrazione arrivando alla Top 10 e vendendo milioni di dischi. I Kool and The Gang nacquero come “funkateers”, ovvero i titoli del primo periodo (1969-1979) sono molto funky. Ma alla fine del 1970, quando i ritmi e le melodie
cominciavano a cambiare e la novità della disco music si era ormai imposta nel mercato e tra la gente, intrapresero una metamorfosi e divennero più commerciali. Fu l’inizio di una produzione straordinaria di grandiosi successi.
Il simbolo di questa trasformazione è l’ingresso nel gruppo di James Taylor. Divenne il leader dei Kool and The Gang che nella loro nuova veste comprendevano anche il produttore pop-jazz Eumir Deodato e Earl Toon Jr., tastierista e secondo vocalista. Il primo risultato di questo fu subito un classico: “Ladies’ Night” (1979).
Nell’album omonimo divenne un altro successo il brano “Too Hot”, stupenda ballad che agli inizi fu accompagnata da alcuni curiosi avvenimenti. Il giorno dopo una performance live che i Kool & The Gang tennero per tre notti al club Limelight di Hollywood, il locale prese fuoco.
Nello stesso tour, a Jacksonville, durante un’esecuzione del brano, il piano di Amir Bayyan prese fuoco per un corto circuito. La folla credette che la cosa facesse parte dello spettacolo, visto anche il titolo del brano. In realtà era tutt’altro che una messinscena, ma i Kool & the Gang continuarono a cantare stando al gioco, mentre alcuni tecnici spegnevano il fuoco approfittando della folla che, in piedi, cantava a squarciagola. Fu un presagio. “Too Hot” venne pubblicato come successivo singolo e ottenne un grande consenso! Intrapresero un lungo tour
(il “Ladies’ Night Tour”) che li portò lungo una dozzina di città. Nel frattempo cominciarono a lavorare sulla prossima canzone: “Celebration”. Un giorno negli studi di Miami, Khalis Bayyan (sax tenore, tastiere, sintetizzatore) guardò negli occhi i suoi compagni spiegando loro che avevano creato un “mostro”. Avevano creato un fenomeno internazionale che sarebbe stato cantato in ogni luogo e in ogni occasione di felicità! E vide davvero giusto! “Celebration” fu numero uno in tutto il mondo. Divenne la canzone ufficiale delle World Series 1980, del Super Bowl 1981 e del campionato NBA 1981. Venne suonata persino all’apertura del portello dell’aereo che riportò in patria gli ostaggi americani rilasciati dall’Iran, il 26 gennaio 1981.
L’album seguente fu “Something Special”, pubblicato nel settembre del 1981. Si tratta di un capolavoro. Dell’album fanno parte “Steppin’ Out”, la canzone in stile reggae “Take My Heart” e la bellissima “Get Down On It”. Quest’ultimo titolo inizialmente non venne pubblicato come singolo, perché considerato “troppo Black per le radio pop, con troppi bassi e troppo povero come testo. Ma decine di migliaia di lettere di fans e, alla fine, le richieste degli stessi produttori delle radio, fecero sì che Get Down On It venisse pubblicato singolarmente. E per i Kool & The Gang fu un altro milione di copie. Un’altra ballad efficace fu “No Show”, brano su un uomo lasciato solo dalla sua sposa proprio il giorno del matrimonio. L’album “As One” (1982) includeva “Let’s Go Dancin’ (Ooh La, La, La)”, una delle canzoni più forti del gruppo.
Anch’esso basato su ritmi reggae, permise ad Amir Bayyan di diventare uno dei maggiori scrittori-produttori della musica pop contemporanea. L’album successivo fu “In The Heart” (1983) che oltre a contenere diversi titoli di successo (la rockeggiante “Tonight”, la grooving “Straight Ahead” e la calypso “Joanna”), convinse pure la critica. Sulla scia di questo successo, prese avvio uno spettacolare tour mondiale che vide la partecipazione anche di nomi altisonanti come Michael Jacksons e Lionel Richie, quest’ultimo fortemente ispirato dai Kool &
The Gang nella produzione di uno dei suoi maggiori successi: “All Night Long”. Alla fine del lungo tour 1983-1984 nacque l’album Emergency, dal quale venne tratto “Misled”. Questa canzone venne ispirata da una ragazza della quale Khalis Bayyan e Cleveland Brown (consulente personale e correspondence manager dei Kool & The Gang) parlavano spesso.
La peculiarità di questa ragazza erano le conversazioni “pesanti”, cosicché la soprannominarono “Miss Lead” (Miss Piombo). Un giorno, parlando dell’inconsistenza di certe sue discussioni, Khalis disse “Oh, so, Miss Lead misled”. La cosa fu così divertente che ne nacque una canzone, Misled appunto, che ottenne un ottimo successo. Il suo video fu il secondo cortometraggio musicale della storia dopo Thriller di Michael Jackson. Emergency ottenne grandi consensi, tanto da essere venduto persino nelle Bahamas. “Fresh”, splendido pezzo che spopolò nei club di tutto il mondo, divenne un’espressione che entrò a far parte del gergo quotidiano
internazionale. “Cherish”, altro strepitoso successo, diffuse una forte voglia di buoni sentimenti, dal tale impatto emotivo che venne scelta dal comitato organizzatore per essere eseguita al Live Aid. Divenne numero uno in tutto il mondo e Khalis, Kool e Amir Bayyan la dedicarono al padre Bobby Bell, che morì durante la scalata alla top ten del brano. Venne utilizzata per promuovere diversi annunci umanitari e per svariati scopi benefici. I Kool and The Gang furono protagonisti di numerosi annunci pubblici con slogan del tipo: “It’s kool to stay in
school”, “Cherish your life… don’t drink and drive” e altri contro la droga, la violenza, la discriminazione. Inoltre Kool, Dee Tee e J.T. furono i soli artisti afro-americani a partecipare all’iniziativa di Bob Geldof per il Band Aid “Do they know it’s christmas”.
Il groove della Kool and The Gang è stata una delle basi della formazione stilistica di tantissimi gruppi o artisti diventati famosi negli ultimi anni. Proprio partendo da questa importantissima funzione, una serie di artisti di talento diverso hanno voluto rendere omaggio in occasione dei quarant’anni di vita della band, con una serie di reinterpretazioni sonore delle hit di sempre.
Per il “tributo” sono scesi in campo personaggi come Jamiroquai, Sean Paul, Jimmy Cliff, Yousou N’Dour, Angie Stone, Lisa Stansfield, i Blue, Lil Kim. Ashanti, Amerie, Tony Hadley degli Spandau Ballet, Redman, Blu Cantrel, Mousse T, le Atomic Kitten e tanti altri ancora.
Kool and the Gang ha intrapreso un tour di grande successo in molteplici città di tutto il globo: Atlanta, Buffalo, Brema, Rio De Janeiro, Mexico City, Rabat (Marocco), Parigi, Aspen, Dallas, Londra, Barcellona, Amsterdam, Vienna, Las Vegas, Los Angeles e tante altra ancora, sono le tappe del tour mondiale intitolato “The Gang”.
Kool and the Gang continuano a raccogliere e far sognare vecchi e nuovi fan di tutto il mondo. La celebre Band si esibirà a Brindisi in Piazza Santa Teresa martedì 10 giugno alle 20.30.
La leggenda continua… ed è proprio il caso di dirlo.