“I pugliesi devono combattere questa catastrofe uniti, senza più discutere tra di loro, per far sentire la loro voce all’Europa e per preservare la poesia di questa terra. Perché la Puglia è una poesia”. Il Premio Oscar Helen Mirren, insignita ieri sera a Lecce del Premio Apollonio 2018 (alla sua quattordicesima edizione), ha lanciato dal palco del Rettorato dell’Università del Salento un nuovo appello per la salvezza degli ulivi pugliesi, sotto scacco a causa della Xylella.
L’attrice inglese – accompagnata dal marito, il regista Taylor Hackford – ha ribadito di sentirsi sempre più a proprio agio nei panni della “contadina salentina”: non a caso la motivazione del Premio, ideato dai fratelli Marcello e Massimiliano Apollonio per rendere omaggio ai pugliesi che hanno dato lustro alla regione per motivi artistici e culturali, è stata “a Helen Mirren, stella cinematografica di primaria grandezza, entrata nel cuore dei pugliesi grazie alle sue doti di ironia, generosità e umanità e diventata dunque pugliese a pieno titolo: The Queen of Apulia”.
La “Regina”, che ha raccontato nell’intervista al conduttore Neri Marcorè di essersi innamorata del Salento, dove ha acquistato una masseria in agro di Tiggiano, in una notte in cui ha potuto ammirare la luce della luna piena sul mare a Tricase Porto e “respirare il profumo di questa terra”, ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del prorettore dell’Università del Salento Domenico Fazio, padrone di casa. “Mi sono innamorata immediatamente di questo luogo”, ha ricordato la Mirren, che si è detta fiera di potersi sporcare le mani con la terra salentina, coltivando anche melograni. E di amare “il Negroamaro, il sole, il mare e il vento”, ha ripetuto l’attrice citando il noto slogan salentino, “ma soprattutto questa comunità straordinaria, di grande senso dell’accoglienza, da cui spero di sentirmi sempre più accettata”.
L’attrice sarà prossimamente ospite anche dell’Università del Salento, ha annunciato il prorettore Domenico Fazio.
Alla serata hanno preso parte anche l’attrice Paola Minaccioni, che si è prodotta in alcune delle sue gag più riuscite, i cantanti Giua e Pacifico, il mentalista Walter di Francesco, il duo comico Marta e Gianluca. Conclusione in bellezza con Marco Masini, che ha arrangiato al pianoforte i suoi cavalli di battaglia facendo cantare tutto il pubblico del chiostro del Rettorato.