L’hashtag per lanciare l’evento sarà semplicemente #fucacoste, che significa falò e rimanda alla Notte delle Notti, quella dell’1 novembre, quando Orsara si accenderà attraverso le 1000 luci dei fuochi e delle fiammelle che brillano all’interno delle zucche antropomorfe. L’Amministrazione comunale e tutta la Comunità orsarese sono già al lavoro per il giorno più lungo e la notte più luminosa dell’anno. Come ogni volta, l’1 novembre di Orsara sarà ricco di iniziative già dal mattino, con le visite guidate, il laboratorio d’intaglio delle zucche, la possibilità di gustare a pranzo le tipicità del paese e altre iniziative che saranno presto dettagliate con la pubblicazione del programma ufficiale. Non si pagherà né per l’ingresso al paese né per i parcheggi. Soltanto coloro che arriveranno più tardi e dovranno posteggiare il proprio autoveicolo anche a grande distanza dal paese, potranno usufruire se vorranno di un servizio navetta che li porterà in paese: chi ne fruirà dovrà versare solo un piccolo contributo.
AL RINTOCCO DELLA CAMPANA L’ACCENSIONE DEI FUOCHI. Il momento più suggestivo si vivrà attorno alle ore 19: al rintocco delle campane della Chiesa Madre, saranno accesi i falò che illumineranno il paese. Da quel momento, avrà inizio la lunga notte dei Fucacoste e cocce priatorje (Falò e teste del Purgatorio), con l’apertura degli stand enogastronomici e l’inizio degli spettacoli.
A mezzanotte, tornerà a calcare le vie di pietra del paese “La processione della Confraternita delle Anime del Purgatorio sotto il titolo di Santa Maria delle Grazie”, un’antichissima usanza ripristinata lo scorso anno. I confratelli incappucciati, completamente vestiti di bianco, si avvieranno dall’antica Chiesa dei Morti e attraverseranno il paese accompagnandosi, come vuole la tradizione, alle anime dei defunti. La processione della mezzanotte dell’1 novembre è un’usanza che, secondo le fonti più accreditate, risale al diciottesimo secolo. È una tradizione che ha più di 300 anni. Gli incappucciati, con loro, portavano delle zucche-lanterna.
TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI. Per le informazioni sulla logistica, le aree di parcheggio riservate ai visitatori, l’area destinata all’accoglienza dei camper e i numeri utili per prenotare ospitalità e ristorazione, si può consultare il sito del Comune. La notte dei Fucacoste è quella che va dalla sera dell’1 novembre all’alba del giorno seguente. Molti si confondono, immaginando si tratti di Halloween: niente di più sbagliato. La notte dei falò è diversa non solo nei significati e nello spirito che la caratterizzano ma anche per ciò che attiene al momento in cui si celebra: Halloween si svolge la notte del 31 ottobre, la notte dei Fucacoste, invece, va in scena 24 ore dopo. Il ‘quando’ è molto importante anche da un altro punto di vista. Per godersi appieno l’evento, è importante essere in paese già del mattino dell’1 novembre o anche prima, e lo è per almeno 2 motivi: fare il proprio ingresso nel borgo prima che lo stesso sia chiuso al transito delle automobili per motivi di sicurezza (di solito accade attorno alle ore 21, in ogni caso dipende dal flusso e dalla quantità di automobili in entrata); vivere l’attesa, la preparazione, la vera e propria trasformazione del paese man mano che si avvicinano il tramonto e i rintocchi delle campane che danno il via all’accensione dei fuochi.
LE ZUCCHE LANTERNA. Beffarde, sorridenti, misteriose: nella notte dei falò, le anime del purgatorio sono guidate dai lumi posti all’interno delle zucche che prendono sembianze umane. In questo periodo, gli orsaresi scelgono le migliori zucche dei loro campi e le intagliano per la notte dell’1 novembre. Nei giorni che precedono l’evento, Orsara di Puglia vibra al ritmo di una crescente frenesia. L’attesa e la preparazione sono vissute in ogni casa.
IL SIGNIFICATO. Falò e delle teste del purgatorio: è questo il significato di “Fucacoste e cocce priatorje”, la notte dei cento fuochi, delle 1000 zucche-lanterna, la notte più lunga dell’anno per Orsara di Puglia. Qui, nel cuore verde della provincia di Foggia, la sera del 1° novembre si infiamma e si accende fino al mattino seguente. E’ un evento che mette in evidenza l’illuminazione della fede, il ricordo dei defunti, il gusto genuino di stare insieme condividendo un momento di comunione. E’ la “magia” autentica del legame misterioso tra il mondo dei vivi e quello di quanti vivono nella nostra memoria.