Tredici aziende e ventuno etichette per raccontare il Salice Salentino in occasione del Salento day promosso dalla Fondazione Italiana sommelier a Roma.
Dopo gli appuntamenti all’estero, dalla Cina al Giappone, dall’America alla Russia, ecco che i produttori aderenti al più imponente consorzio pugliese tornano a fare promozione in Italia e scelgono una location prestigiosa come il Rome Cavalieri per concretizzare, con un target di appassionati sommelier, l’attività di promozione del Consorzio di Tutela della denominazione salentina.
Sulle cime di Monte Mario banchi di assaggio a cura della Fondazione Italiana Sommelier e una masterclass sul Salice Salentino condotta da Daniele Maestri che non ha perso occasione per sottolineare il “carattere gagliardo” dei vini salentini.
Per raccontare la grande bellezza dell’espressione e delle caratteristiche della DOC Salentina, in tutte le sue tipologie, ci hanno pensato ben 21 prodotti di 13 aziende: Apollonio; Candido; Cantele; Cantina Sociale di San Donaci; Cantine Due Palme; Cantine Menhir; Cantine Paolo Leo; Conti Zecca; Cooperativa Produttori San Pancrazio Salentino; Feudi di Guagnano; Leone De Castris; Vigneti Reale; Vinicola Palamà.
La degustazione è stata aperta ai soci della Fondazione Italiana Sommelier, ai lori ospiti e ai clienti delle aziende della DOC della terra dei due mari. Ma i winelover più appassionati hanno potuto soddisfare la loro curiosità nel seminario di approfondimento nel corso del quale sono stati degustati dieci vini. Si è partiti dal bianco di casa Apollonio per proseguire con il Salice Salentino classico della stessa azienda, si è passati a un salice invecchiato di diciotto anni, il “1943” di Due Palme che ha confermato come questo vino conservi ottime performance anche con l’invecchiamento. Si è parlato poi di storia con il vino di Leone de Castris, di innovazione con quello di Paolo Leo; di design abbinato alla qualità con Menhir e di tradizione con Cantalupi di Conti Zecca. Ruolo interessante quello svolto dalle Cantine sociali come quella di San Donaci che si è presentata con Anticaia e Postavecchia.
Ultimo vino in degustazione in un wine tasting che non ha risparmiato la storia e gli aneddoti della Puglia enoica, Santa Croce di Vigneti Reale con il quale si è poi dato inizio alla seconda fase della giornata dedicata al salento con i banchi d’assaggio gestiti dai sommelier della Fis Roma.
«Abbiamo deciso di presentare in degustazione i nostri vini a Roma perché, nel panorama vitivinicolo nazionale competitivo e ricco di denominazioni, riteniamo che raccontare la propria identità enoica sia uno strumento imprescindibile di promozione. Poterlo fare su un mercato importante come quello della Capitale è un’ottima opportunità per i vini della nostra DOC e siamo convinti che l’organizzazione e il contesto competente della FIS, siano stati un indubbio valore aggiunto», ha commentato Damiano Reale, presidente del Consorzio del Salice Salentino.
Non solo di vino si è tinto il Salento Day. Anche l’olio extravergine di oliva ha fatto la sua parte sui banchi di assaggio con un’interessante rappresentanza di aziende del Consorzio Colline di Brindisi.