L’occasione è stato il wine tasting organizzato dal consorzio del Salice salentino a Verona in occasione della 49° edizione del Vinitaly e realizzato con il contributo del ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali e del commissario ad acta ex Agensud ed è stata decisamente ghiotta visto che Flavio Tosi, sindaco di Verona, ha annunciato dal palco del Crowne Plaza la volontà dell’amministrazione comunale di ospitare gratuitamente nell’arena di Verona un’anteprima della notte della Taranta e un degustazione dei vini del Salice. Un annuncio accolto con entusiasmo dall’assessore regionale Fabrizio Nardoni, dal presidente Angelo Maci e dai produttori che in quella serata hanno presentato le loro etichette eccellenti.
Sedici le aziende che per l’occasione hanno affollato la suggestiva sala del winter garden del Crowne Plaza di Verona e che si sono presentate in una location perfetta per accogliere un momento che, alla degustazione informale dei prodotti salentini, ha associato una interazione all’interno di un contenitore confortevole e accogliente.
Apollonio casa vinicola, Azienda agricola Taurino cosimo srl, Azienda vinicola Candido, Cantele, Cantine Paolo Leo, Cantine Due Palme, Cantina sociale di Salice salentino, Cantina sociale di san Donaci, Cantina Moros, Cantina Conti Zecca, Feudi di Guagnano, Leone de Castris, Masseria Li Veli, Mottura Vini del Salento srl, Vigneti Reale e Vinicola Mediterranea srl sono state protagoniste di una serata nel corso della quale si è parlato di Salento e di Puglia.
Verona, con il Vinitaly, si è confermata anche quest’anno uno snodo fondamentale per tutti quei produttori che intendono incontrare buyers, distributori, ristoratori, enotecari, winelovers e tutto quel mondo che costituisce il motore essenziale dell’economia del vino. Ne sono convinti i soci del consorzio del Salice Salentino, un migliaio di consociati tra vinificatori, imbottigliatori e viticoltori, che nel cuore del Salento, tra le province di Brindisi e di Lecce, sono i custodi di un’antica e preziosa cultura della terra e del vino.
Milleduecento ettari coltivati a vigneto e dislocati fra i comuni di Salice Salentino, Guagnano, Veglie e Campi Salentino per la provincia di Lecce e Cellino San Marco, San Pancrazio Salentino e San Donaci per la provincia di Brindisi sono il patrimonio in termini di vigneti di cui il consorzio ha la responsabilità.
Negroamaro e Malvasia nera sono i vitigni più rappresentativi di questa porzione di terra baciata dal sole e resa vigorosa dall’azione del vento.
E l’evento del consorzio del Salice è stato anche l’occasione per parlare di procedure e di burocrazia che «meritano un’analisi attenta da parte del Governo che deve farsi promotore dello sviluppo delle aziende e che con la legge sul vino si propone di semplificare procedure e adempimenti amministrativi, e introdurre elementi di novità per sostenere uno dei comparti più dinamici dell’agroalimentare made in Italy» ha commentato l’onorevole Luca Sani, presidente della commissione Agricoltura della Camera, ospite della serata e piacevolmente colpito dai sapori del Salento.
Nella foto, da sinistra, Massimiliano Apollonio, presidente Assoenologi Puglia, l’on Luca Sani, presidente commissione Agricoltura della Camera, Fabrizio Nardoni, assessore alle politiche Agroalimentari Regione Puglia, Angelo Maci, presidente Consorzio Salice Salentino, Flavio Tosi, sindaco di Verona.