Sono partiti dalla Puglia in cerca di fortuna. No, non hanno varcato i confini nazionali ma hanno cercato un modo per riscattarsi, un modo per uscire dalla crisi e l’hanno fatto a Roma dove hanno portato i sapori pugliesi e creando una piccola catena di locali dal nome inequivocabile, “Pucciami”.
In fatto di cibo i pugliesi non hanno nulla da imparare. I sapori sono genuini, i colori riempiono l’anima e gli occhi, i profumi rievocano ricordi lontani. Ed ecco che un gruppo di ragazzi tarantini ha avuto un’idea decisamente vincente. Quella di partire alla volta della Capitale e colonizzarla con un vero e proprio marchio pugliese, la puccia, un tipo di pane tondo tipico del Salentino.
Nel menù di “Pucciami” – tre i punti vendita nel cuore di Roma – tante le pucce che richiamano i nomi di località pugliesi. Alta la qualità delle materie prime, dal pane alla focaccia fino alla puccia con oltre cento tipi di farcitura. Interessante anche le birre e i vini made in Puglia.
“Abbiamo voluto portare a Roma una parte di Puglia – ha detto Anita Nuzzi – Pucce sì, ma anche pizze, focacce, hot dog, panzerotti. E poi le insalate. Avendo esaurito i nomi delle province pugliesi abbiamo voluto dedicarle alle vie di Taranto. Tra i nostri clienti
tanti pugliesi ma anche molti romani e turisti stranieri incuirisiti dai nostri prodotti. Chiedono cosa sono gli uccelletti, la ricotta forte e il cacioricotta. Si portano via un pezzo di Puglia. Ma la puccia non si può tradurre. La puccia è puccia in qualsiasi lingua”.