Ci sono posti che ti entrano subito dentro. Come le persone che li animano con la passione per quello che fanno, la loro inclinazione all’ospitalità e la gentilezza del saper accogliere.
“Ottolire” era il soprannome di famiglia del padre di Erasmo probabilmente nato con i suoi trisavoli, contadini, paretari e trullari.
Erasmo è cresciuto qui, con sua sorella Antonella. Quel soprannome è rimasto fermo nel tempo.
“Un modo per onorare tutti coloro che all’epoca hanno vissuto e lavorato quelle terre e a tutti quei sapienti artigiani della pietra che hanno regalato le architetture che oggi ammiriamo tra trulli e cummerse”, spiega la moglie Anastasia.
Con Antonella e il marito Angelo, Anastasia ed Erasmo gestiscono l’Ottolire Resort, una struttura nata due anni fa, immersa nel silenzio delle verdi colline della Valle d’Itria, nelle contrade di Locorotondo, e avvolta da quella brezza che rende piacevole il clima estivo.
Una piscina, un gazebo per le cene e gli eventi estivi, un boschetto di querce, fragni e piante mediterranee, una spa privata disponibile su prenotazione, un ristorante, camere-suites e persino un trullo deluxe per godersi tutto il relax che c’è con una buona dose di privacy.
Il verde è quello rilassante della campagna, delle distese di uliveti secolari e dei vigneti, delimitati dai muretti a secco patrimonio Unesco, e quello dell’orto che con le sue materie prime dà forma alla creatività dello chef Vincenzo Digiuseppe. Verdure e ortaggi. Stagionalità, sostenibilità e territorio. Il tutto in chiave rivisitata ma sempre con un occhio di riguardo per la tradizione.
Vincenzo è innamorato della terra.
Studia le erbe, va alla ricerca di quelle spontanee, ne valorizza ed esalta i sapori nei suoi piatti.
Non a caso il suo risotto l’ha chiamato Ris-orto (riso carnaroli mantecato con burro affumicato fatto dallo chef, semi di pomodoro, fiori di rapa selvatica e polvere di basilico).
Un altro esempio? Il suo “sotto sale”, una fonduta di pecorino delle Murge con crumble di pane integrale, cetriolo, misticanza del bosco di Ottolire, cipolla rossa di Acquaviva, olio extravergine di oliva e cotto di fichi.
L’erba nell’orto la mette persino sul dolce, un tiramisu che ha chiamato “Incontro” con ricotta di pecora, zucchero, limone, una cialda di pane tipo 2, gel di San Marsano, salsa caffè dolce, cacao amaro e acetosella.
Non solo orto. Perché Vincenzo è anche appassionato di panificazione. Nella sua cucina-laboratorio si sente il profumo del pane caldo appena sfornato, fragrante, preparato con lievito madre e una miscela di farine e semi di cereali. E per imparare a farlo basta seguire le sue cooking class. A queste lezioni si aggiungono tante altre attività che offre Ottolire, come la scampagnata in bici, le lezioni di yoga e pilates nel bosco.
Le puntate de “I colori della nostra terra” da Ottolire Resort andranno in onda ogni domenica (dal 26 febbraio al primo marzo) alle 11.50 su Telenorba (canale 10 digitale terrestre e 15 in Basilicata) e alle 13.30 su TgNorba24 (180 digitale terrestre e 510 di Sky, in replica alle 21.30, in streaming e on demand su www.norbaonline.it).