Non ama parlare di sé. Lo dice chiaramente. Del resto ha sempre dedicato la sua vita a raccogliere e promuovere quello che la sua terra offre. Ma questo “23 Settembre” parla di lui. Del suo legame profondo con il territorio, quello di Castel del Monte. Della sua tenacia. E della sua passione.
Il 23 settembre non è solo una data. Non è solo un’etichetta. È l’essenza del know how del Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli che martedì ha presentato l’ultimo nato della sua azienda nel cuore delle campagne andriesi. Un vino che va a consolidare il suo rapporto con il terroir, già molto forte, unito alla grande passione per il Nero di Troia, nel segno dell’evoluzione e dell’innovazione.
Il nuovo fiore all’occhiello di casa Spagnoletti Zeuli il Conte l’ha chiamato proprio “23 Settembre” con una punta di orgoglio. Una personalissima interpretazione che racchiude la sessantennale esperienza di un viticoltore e vinificatore dal forte piglio imprenditoriale.
“Il 23 è un numero che mi piace molto. Il 23 settembre è anche San Pio – ricorda il Conte – ma è anche il giorno del mio compleanno. Ho voluto fare per una volta qualcosa che mi riguardasse. Amo il mio segno, la Bilancia. Rispecchia il mio carattere, il mio temperamento, la mia vita”.
All’evento di presentazione del nuovo arrivato moderato dal direttore di TgNorba Enzo Magistà numerosi esperti del settore enologico, giornalisti della stampa nazionale, appassionati e intenditori, anche stranieri, che hanno avuto modo di degustare alcuni dei vini di punta di Tenuta Zagaria e ripercorrere la storia dell’azienda in un tour guidato nel frantoio e successivamente nella cantina in tufo risalente al 1767.
A guidare il percorso di degustazione l’enologo Leonardo Pinto che si occupa delle politiche commerciali e di mercato dell’azienda e Giuseppe Baldassarre, consigliere nazionale dell’AIS.
Si parte con il Colombaio Castel del Monte Bombino Nero DOCG continuando con Il Rinzacco 2016 Castel del Monte Nero di Troia Riserva DOCG e il Terranera 2015 Castel del Monte Rosso Riserva DOCG.
Per chiudere con il 23 Settembre Castel del Monte Nero di Troia Riserva DOCG, invecchiato 12 mesi in barriques nuove e 12 mesi di affinamento in bottiglia dopo essere stato vinificato attraverso un metodo innovativo, quello utilizzato già per il Negroamaro o per il Primitivo con i grappoli lasciati appassire dal sole e dall’aria sulla pianta, che ben si abbina a carni rosse, cacciagione, formaggi, salumi. Oltre a essere un ottimo vino da meditazione.
Un vino signorile prodotto con uve del Nero di Troia in purezza di cui Baldassarre ha voluto sottolineare l’eleganza agli occhi – “un colore rubino con una bellissima luce” e al palato, “un’esplosione ordinata di profumi, avvolgente e suadente, con sentori di mora di rovo, ciliegia matura con un cenno di confettura, violetta appassita e un gioco spezie, con una leggera tostatura per un vino equilibrato e delicato che rispetta la personalità del vitigno”.
Del resto il Conte ha fatto del rispetto per il territorio la sua filosofia di vita. Il suo impegno costante a preservare l’ambiente è presente oltre che nel vino anche in un’altra sua produzione, l’olio, che i presenti hanno avuto il piacere di degustare.
Prodotto nella zona DOP Terra di Bari Castel del Monte ed estratto a freddo dalla monocultivar Coratina, tipica della zona a nord di Bari, è un olio di notevole pregio e dalle eccellenti qualità organolettiche con un alto contenuto di polifenoli, con sentori di carciofo e di erba tagliata.
Uva di Troia, cultivar coratina e altre materie prime tutte frutto di una filiera corta – collocata ora in un nuovo progetto di valorizzazione e promozione del territorio, il distretto rurale “Terre Federiciane” – che Spagnoletti Zeuli promuove ogni giorno anche grazie ai suoi punti vendita nella regione non senza però qualche preoccupazione nei riguardi di un settore, quello dell’agricoltura e delle imprese agricole, che “sebbene muova tutta l’economia non viene purtroppo preso in considerazione. Soprattutto dal mondo politico”.