Il Vinitaly è ormai alle porte. Il Cantiere del Gusto ha aperto le sue per un viaggio, insieme a noi di Puglia Mon Amour, alla scoperta dei vitigni autoctoni, rigorosamente made in Italy, poco conosciuti anche agli addetti ai lavori, capaci di regalare vini piacevoli e di grande qualità. Una serata speciale, quella che si è tenuta venerdì sera in centro a Bari, che ha deliziato i palati dei presenti anticipando l’atmosfera del Salone dedicato al mondo del vino e raccontando storie davvero particolari.
Come per esempio l’Alcova, Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC dell’azienda Conte Vistarino che nasce in vigneti situati sulle colline di Cascina San Carlo, all’interno della Tenuta di Rocca de’ Giorgi, e che ben si è abbinato al tagliere di formaggi e salumi proposto dal Cantiere composto da capocollo, pancetta di suino nero, salamino di pollo e coniglio del Parco Nazionale Lazio, Abruzzo e Molise, salame Franciacorta. Tra i formaggi lo stracchinato di bufala, un pecorino semi stagionato a latte crudo di pecora altamurana e un caciocavallo podolico Presidio Slow Food.
Ad accompagnare il primo piatto, dei troccoli con pesto di fave, il Bric d’ Bianc, ruchè di Castagnole Monferrato DOCG dell’Azienda Agricola Ferraris, che prende il nome dalla collina più vocata alla produzione del ruchè. L’azienda di Luca Ferraris, che porta avanti dal 1999 una tradizione di famiglia che dura da quattro generazioni, è un punto di riferimento d’eccellenza di questa zona dell’Astigiano.
Dal Piemonte si scende poco più giù e ci si sposta in Liguria con il Circus, Liguria del levante IGT dell’Azienda Cantine Lunae, tra Castelnuovo del Magra e Ortonovo, in provincia di La Spezia, in un territorio unico, quello dei Colli di Luni che unisce la Liguria alla Toscana più settentrionale. Un vino armonico ed elegante che ha accompagnato dei deliziosi crostini di polenta al forno (una versione più light di quella classica barese che si chiama “sgagliozza”) con radicchio di Chioggia trifolato e fonduta di Taleggio DOP.
A rappresentare la Puglia, l’Ardente, Primitivo IGT Salento che Gianni D’Alessandro produce per il Cantiere del Gusto da vigne ad alberello di 60 anni. Un vino passionale, accattivante e coinvolgente, un vino da meditazione perfetto con il tiramisù fragole e cioccolato bianco che ha chiuso la cena.