“Proporrò una cucina semplice che andrà a valorizzare i prodotti della nostra terra. Semplice, sì, ma anche un po’ fuori dai canoni”. Pietro Valoroso, barese, classe 1988, è determinato. Le premesse ci sono tutte. È pronto per una nuova sfida. Quella ai fornelli del ristorante Menelao a Santa Chiara di Turi che riaprirà le sue porte il 3 maggio con un nuovo chef.
Nel piatto, come anticipa Valoroso a Puglia Mon Amour, metterà gli ingredienti del territorio pugliese – “tra i migliori che abbiamo in Italia” – associandoli a nuove tecniche imparate nelle esperienze lavorative fuori casa, a Roma prima e a Londra poi, e sperando di conquistare già l’anno prossimo una stella nel firmamento Michelin. L’obiettivo è quello, confessa Valoroso senza troppi giri di parole.
Cinque gli anni trascorsi nelle cucine del “SanLorenzo”, a Campo de’ Fiori, considerato uno dei migliori ristoranti di pesce nel panorama gastronomico della Capitale. Per volare poi a Londra dove il suo curriculum, per altri cinque anni, si arricchisce di nuove competenze, tra cui quella di sous chef per Jason Atherton e senior sous chef per una interessante scommessa londinese, il Margot.
Da Londra a Turi il passo non è stato breve. Ma Valoroso – nomen omen – accetta la sfida. Perché, dice, “non conta il posto bello dove vivere ma dove posso migliorare e crescere”. Galeotto è stato proprio Il SanLorenzo, dove Michele Boccardi, imprenditore ed ex senatore, ha scoperto la sua cucina. E ora la chiamata per far parte del Gruppo Menelao.
Valoroso promette una cucina semplice ma con un “twist particolare per offrire qualcosa di nuovo e curioso ai nostri clienti”. Insomma, dimentichiamoci il classico baccalà con le patate in umido, quello “un po’ brodoso con le verdure”. Ma immaginiamo “un filetto di baccalà cotto al vapore su una crema che vada a richiamare tutti questi sapori”. Oppure uno spaghetto ai ricci con una riduzione di caffè, “l’ingrediente perfetto che esalta la dolcezza del riccio smorzandone la salinità e mineralità, un contrasto davvero unico e piacevole”.
Abbinamenti particolari, insoliti. “Cercherò comunque di accontentare tutti, non ci sarà niente di drastico – spiega il nuovo chef del Menelao a Santa Chiara – Ma soprattutto cercherò di educare i nostri clienti accompagnandoli in un percorso che partirà dalle cose semplici, dal basso. Li accompagnerò e li porterò ad apprezzare questo tipo di cucina”. “Venite a trovarci per esplorare i sapori della nostra terra assaporandoli e degustandoli con un occhio diverso”, il suo invito.