Dopo due anni di assenza dalle scene, Due Palme è pronta ad aprire nuovamente il sipario sul novello. E per farlo ha scelto di puntare sull’orgoglio del dialetto salentino. Beddu è il nome dato all’ultimo arrivato, il primo della vendemmia 2017, ed è stato presentato lunedì 30 ottobre. Oltre alla degustazione del novello, gli ospiti hanno potuto assaggiare pettole e focacce nel pieno rispetto della tradizione. Per l’occasione presenti anche alcuni giocatori della New Basket Brindisi.
Beddu è prodotto da uve Negroamaro e Merlot. Il nome scelto è un richiamo all’orgoglio salentino, come si diceva, ed è una ferma volontà di coinvolgere un’area identitaria molto estesa per far sì che il novello Due Palme sia riconoscibile ovunque. Anche la veste grafica scelta per Beddu è un richiamo alla giovinezza, alla freschezza, una veste frizzante. Una bottiglia in un formato diverso rispetto a quello a cui siamo abituati, con tre etichette di colore diverso: rosso, fucsia e turchese. Il vino all’interno è sempre lo stesso, ma i differenti colori su una bottiglia inusuale, rendono Beddu qualcosa di molto speciale.
Il novello di Due Palme è prodotto tramite il processo di macerazione carbonica al 100%, un metodo che garantisce la sua purezza e qualità. L’uva, raccolta manualmente in cassette, viene posta all’interno di un vinificatore rotativo orizzontale, dove i grappoli rimangono integri. Da questo momento ha avvio la macerazione carbonica, che ha una durata di 12 giorni, una fermentazione intracellulare all’interno dell’acino con una sovrappressione di 60-70 millibar in totale assenza di ossigeno e con una temperatura di fermentazione controllata a 20°C.
Il novello rappresenta un simbolo: è l’autunno, è una festa, è un omaggio alla nuova annata.