Il seguente articolo è stato pubblicato sul numero speciale di FAX – Fiera del Levante 2017, distribuito all’interno dei padiglioni.
Si è chiusa in Puglia un’altra estate di matrimoni importanti. Quello che in molti ricorderanno si è tenuto tra il Capitolo (Monopoli) e Savelletri (Fasano) a cavallo tra agosto e settembre. A pronunciare il sì il rampollo di una famosa famiglia di immobiliaristi di New York, che ha portato in Puglia dagli Stati Uniti, con un volo charter, più di 400 invitati. Uno spot non di poco conto per le nostre spiagge, le nostre masserie, le nostre città e i nostri prodotti tipici.
Sono sempre di più gli stranieri che scelgono di sposarsi in Italia. E la Puglia, anche grazie al passaparola, sta diventando una meta tra le più desiderate. Luoghi incantevoli, location di lusso, ma anche l’autenticità di alcuni posti ancora incontaminati e i sapori di una volta.
Il turismo matrimoniale, se così si può definire, può quindi trasformarsi in una risorsa importante per il turismo convenzionale.
Nonostante la sensazione generale è che non ci si sposi più, i dati dicono diversamente. Ce lo conferma il senatore Michele Boccardi, coordinatore della sezione ricevimenti di Confindustria Bari/BAT. “C’è un incremento della richiesta dei matrimoni in Puglia – dice Boccardi – ma perché oltre all’utenza autoctona, è aumentata quella nazionale e internazionale”.
“La stragrande maggioranza dei neo sposi arriva dal Medioriente – spiega Boccardi – Poi inglesi e statunitensi”. In una recente statistica che conferma le parole del senatore, si evidenzia che dopo di loro ci sono australiani, irlandesi e canadesi. Oltre a qualche tedesco e russo.
Gli italiani che scelgono la Puglia per sposarsi, invece, arrivano quasi sempre dal Nord: “Veneto e Lombardia su tutte” dice Boccardi.
Il fattore che accomuna tutte queste diverse culture e nazionalità è uno solo: la pugliesità. Lo straniero, l’italiano o il pugliese stesso vuole un matrimonio dai fortissimi connotati tradizionalisti. Certo, c’è chi sceglie il lusso e la modernità, ma secondo Boccardi la maggior parte degli sposi preferisce la tradizione pugliese in tutte le sue sfaccettature: “Il cibo, la location e l’ambientazione, intesa come trulli, masserie, ville antiche, ulivi e mare – spiega il senatore – E ormai anche i wedding planner più famosi al mondo, ai quali si rivolgono soprattutto gli stranieri, l’hanno capito”.
La scelta del cibo, poi, oggi ricopre un ruolo molto importante nell’organizzazione di un matrimonio. “Gli sposi sono molto più attenti alla qualità – racconta Boccardi – Ad esempio arrivano a selezionare i vini, scegliendo anche in questo caso la tradizione locale, soprattutto con i rossi pugliesi”.
“Non manca la valorizzazione degli altri prodotti nostrani – continua Boccardi – fave e cicorie oppure patate, riso e cozze, piatti definiti poveri una volta e che rischiavano l’estinzione. E poi i prodotti a chilometro zero: formaggi podolici, salumi di Martina Franca come il capocollo, i famosi dolci di mandorla fino ad arrivare alle verdure. Anche sul cibo, quindi, la tradizione è fondamentale per chi si sposa in Puglia”.
I matrimoni, dunque, come vetrina privilegiata e a tutto campo su ciò che può offrire la Puglia al turista. “Certamente questo mercato può creare un incoming turistico. Innanzitutto perché gli stranieri si fermano qui anche fino ad una settimana – spiega Boccardi – Bisogna mettere in condizione gli invitati di essere soddisfatti non solo il giorno del matrimonio, ma per tutta la loro permanenza. Creando, quindi, un indotto turistico”.
Attenzione, però, a un fenomeno pericoloso: “La Puglia sta vivendo un momento positivo. Ma questo non deve trasformarsi in una colonizzazione della nostra terra – avverte Boccardi – Nel senso che non ci si deve limitare a scegliere solo la location. Dobbiamo mettere in campo un’azione sinergica tra noi operatori turistici, in modo tale da offrire l’eccellenza dal punto di vista dei servizi, della cucina, degli arredi. Così da consentire, già dal prossimo anno, di destinare le risorse economiche derivanti dai matrimoni al vantaggio della Puglia e dei pugliesi”.
Dobbiamo migliorare solo nell’accoglienza, dunque, secondo il senatore Boccardi. Perché, per il resto, la Puglia piace tantissimo: “Ha un territorio che non ha eguali ed è variegata. Ha tre territori completamente diversi – dice Boccardi – C’è la zona montuosa del Gargano, la zona esoterica e bellissima della Valle d’Itria con gli ulivi, la pietra bianca e i trulli e abbiamo il mare più bello del mondo nel Salento”.
“Una regione che offre tanti spunti – conclude Boccardi – e che negli ultimi anni è salita ai vertici anche per quanto riguarda l’enogastronomia”.
Gianvito Magistà