E sono quattro. A luglio 2013, “Sindaci, ai fornelli!”, la manifestazione ideata dal maître à penser Sandro Romano, gastronomo e presidente dell’associazione La Compagnia della lunga tavola, salpò, prendendo in poco tempo il largo, affermandosi come uno dei momenti più interessanti dell’estate in Terra di Bari.
Il conto alla rovescia in attesa di lunedì 5 settembre è scattato. E, da quattro che erano tre anni fa, i sindaci concorrenti sono diventati dieci. Non solo: i confini si sono dilatati: dal Barese al Gargano, con la partecipazione del primo cittadino di San Giovanni Rotondo, e dalla Puglia all’Umbria, con l’esordio della fascia tricolore di Citerna, uno dei “Borghi più belli d’italia”, in provincia di Perugia.
La formula della singolar tenzone che si svolge a Capurso, nei Giardini pubblici di piazza Matteotti (la “Villa”), è immutata rispetto alla scorsa edizione: un manipolo di sindaci che, in coppia tra loro (gli accoppiamenti sono sorteggiati), con dieci chef a fungere da tutor, si cimenta ai fornelli (in realtà, ultratecnologiche piastre a induzione) per preparare un primo piatto a base di pasta con ingredienti selezionati dallo stesso Romano e poi “offerti” ai protagonisti in una mistery box. A questo punto, ciascuna coppia di chef deve ingegnarsi (e, ve lo garantiamo, ci vuole quantità industriale di ingegno) a trovare la via d’uscita per aiutare le fasce tricolori a cucinare una pietanza commestibile.
Ricordiamo che l’evento, organizzato dall’assessorato comunale alle Politiche culturali, diretto dal vicesindaco Michele Laricchia, e dall’associazione culturale La Compagnia della lunga tavola, si svolge sotto l’egida del network Mordi la Puglia e della Accademia Italiana Gastronomia Storica. E proprio all’“inventore” e presidente dell’A.I.G.S., Mario Giorgio Lombardi, scomparso di recente, la quarta edizione di “Sindaci, ai fornelli” è dedicata.
Per questa edizione, il sorteggio degli accoppiamenti si svolgerà presso la Sala del Consiglio metropolitano di Bari (Palazzo della Provincia, via Spalato) lunedì 29 agosto alle ore 11,00, durante la conferenza stampa di presentazione coordinata dalla giornalista Annamaria Natalicchio di Sinestesie Mediterranee. Nel corso dell’incontro con i giornalisti, cui prenderanno parte anche i sindaci di Bari e della Città Metropolitana, Antonio Decaro, e di Capurso Francesco Crudele, saranno anche presentati gli altri eventi che caratterizzeranno questo scorcio finale de “L’Estate della cultura”, fitto cartellone di manifestazioni che si tengono a Capurso, dopo la Festa Grande (le celebrazioni religiose e folkloriche per la Madonna del Pozzo, il cui santuario è uno dei poli del culto mariano, in Puglia e non solo): dal concerto della Rimbamband (2 settembre) alla serata della nomina del “Capursese dell’anno”, dalla Fiera dell’Ottava (sabato 3 e domenica 4) alla sera dei sindaci-cuochi, appunto il 5 settembre, fino alla notte della lettura, venerdì 9.
I primi cittadini che scenderanno in campo sono: Antonio Decaro (Bari), Francesco Spina (Bisceglie), Fiorenza Pascazio (Bitetto), Francesco Crudele (Capurso), Giuliana Falaschi (Citerna), Massimo Mazzilli (Corato), Raimondo Innamorato (Noicattaro), Domenico Vitto (Polignano a Mare), Costanzo Cascavilla (San Giovanni Rotondo) e Antonio Donatelli (Triggiano). E poi uno su tutti il prestigioso intervento del Governatore e “sindaco” della Puglia Michele Emiliano, che sarà chiamato a una performance a sorpresa e i cui tutor saranno Luca Cappelluti e Fabio Quaranta, rispettivamente chef di Caravanserraglio di Terlizzi e pastrychef della pasticceria Fraddosio di Bari.
Il parterre degli chef-tutor è di tutto rispetto: Andrea Cannalire (Cielo di Ostuni, una stella Michelin), Domenico Capogrosso (Osteria Del Buono a Trani), Mino De Bari (Osteria di Chichibio a Polignano a Mare), Angelo Di Biccari (Pane e Salute di Orsara di Puglia), Giovanni Lorusso (Memory Resort a Bisceglie), Mario Musci (Gallo Restaurant a Trani), Salvatore Riontino (Canneto Beach 2 a Margherita di Savoia), Cosimo Russo (Aqua di Porto Cesareo), Ippazio Turco (Lemì in quel di Tricase) e Gianni Viceconte, in rappresentanza della Accademia Italiana Gastronomia Storica.
I capolavori che scaturiranno da quella che può essere denominata “Mayor-chef” (per ricordare la Masterchef televisiva) saranno esaminati da una giuria che, presieduta dal giornalista gastronomo Romano, sarà composta da varie categorie di addetti ai lavori: chef di chiara fama, giornalisti, e, novità di questa quarta edizione, i dirigenti scolastici di alcuni istituti alberghieri: Paola Petruzzelli (Ettore Majorana di Bari), Rosa Anna Cirasino (Gaetano Salvemini di Fasano), Bianca Maria Buccoliero (Istituto Alberghiero Mediterraneo di Pulsano), Vita Surico (Mauro Perrone di Castellaneta) e Antonello Natalicchio (IPSSAR Istituto Alberghiero di Molfetta). Come per la scorsa edizione una giuria sarà in rosa: donne che daranno i voti ai sindaci con la parannanza.
La serata vedrà sul palco la giornalista di Repubblica Silvia Di Pinto, tra il pubblico il dj di Radio Selene Luca Catalano, con il coordinamento e gli interventi di Vito Prigigallo (La Gazzetta del Mezzogiorno) e le incursioni di Sandro Romano, giornalista, gastronomo e Console per il sud Italia dell’Accademia Italiana Gastronomia Storica.
Sostengono come media partner l’iniziativa “Sindaci ai fornelli” La Gazzetta del Mezzogiorno, Puglia Mon Amour di Simona Giacobbi e Gianvito Magistà, LSD magazine di Michele Traversa.
Numerose le aziende del settore eno-gastronomico e provenienti da ogni parte della Puglia che hanno già aderito all’iniziativa. In ordine sparso, Pasta Cardone, Biancofiore, Ognissole, Spirito Contadino, Antica panetteria Fùlgaro, Tenuta Patruno Perniola, Cardone Vini, Salumificio Santoro, 101 Caffè Capurso, Birrificio Bari, Consorzio focaccia barese, Olio Intini, O.P. Jonica, Antica Masseria Caroli, Tenuta Giustini, Cotto di Fichi, Il Panettiere di Altamura, Pasticceria Casoli, Antica pasticceria Fraddosio, Matarrese Grandi Impianti Alberobello. L’organizzazione sta ricercando altre sinergie, nel solco dei comandamenti di Mordi la Puglia.
Un po’ di storia. La prima edizione vide affermarsi il sindaco di Casamassima Mimmo Birardi (chef tutor Danilo Vita) che ebbe ragione del padrone di casa (Crudele), di Vito Ottombrini (Ruvo di Puglia) e di un travolgente Michele Emiliano, allora sindaco di Bari. Due anni fa, con la disfida passata da quattro a otto sfidanti, a battersi furono De Santis, Lovascio (vincitori in coppia e in squadra con gli chef Daniele Caldarulo e Michelangelo Sparapano) e, oltre a Crudele, i primi cittadini di Andria (Nicola Giorgino), Bitonto (Michele Abbaticchio), Monopoli (Emilio Romani), Casamassima (Birardi) e Triggiano (De Nicolò). L’anno passato la vittoria arrise al padrone di casa in coppia con la Pascazio, sindaco di Bitetto. I tutor in quella circostanza furono Daniele Caldarulo (lo chef barese figlio d’arte è abbonato al successo capursese) e Giuseppe Panebianco. Il capolavoro preparato dai quattro dell’Ave Maria (la gara si svolge all’ombra della splendida “basilica bianca”, il santuario dedicato alla Madonna del Pozzo, che si fa sentire spesso con le sue campane a distesa) fu un tortino di orecchiette e zucchina con bisque bianca di canocchie e scorfano, su vellutata di yogurt e zucchine, che incantò i “primi giurati”, gente del calibro di Nazario Biscotti e Pino De Luca. Gli altri primi cittadini partecipanti all’edizione 2015 furono Michele De Santis (Cellamare), Domenico Conte (Palo del Colle), Tonino Lomoro (Valenzano), Tommaso De Palma (Giovinazzo), Giuseppe Lovascio (Conversano) e Vincenzo De Nicolò (Triggiano).