Un mondo del vino senza confini né barriere. Con questo augurio si è chiusa l’ultima tappa di Takitaly Puglia che si è svolta il 2 luglio in Friuli Venezia Giulia, a Farra d’Isonzo, in provincia di Gorizia.
Una due giorni che ha visto protagonisti i vini rossi e rosati di Puglia e le cantine della zona di Cormons per un confronto e uno scambio di idee e opinioni, organizzato dall’Associazione culturale e di promozione Vinoway Italia, sul modo di fare e comunicare l’enologia tra istituzioni, produttori, ristoratori e semplici appassionati. “Perché Takitaly – spiega Davide Gangi, presidente di Vinoway – vuole andare oltre il semplice schema della degustazione fine a se stessa e dare invece ancor più risalto ai prodotti pugliesi che migliorano anno dopo anno”.
Quello di Takitaly Puglia è stato un bellissimo viaggio. “Il primo marzo a Trani e ad aprile in Sicilia, a Catania – ha ricordato Gangi affiancato da Giuditta Lagonigro, blogger e referente di Vinoway.com in Friuli Venezia Giulia – Un modo per promuovere l’unicità e la versatilità delle risorse del nostro territorio”.
Durante l’incontro anche i saluti inviati dall’assessore alle Risorse Agroalimentari Leonardo di Gioia che per impegni istituzionali non ha potuto essere presente ma ha riservato parole di stima e apprezzamento per gli organizzatori. L’assessore ha sottolineato quanto queste “manifestazioni siano importanti e strategiche per i nostri produttori. Offrono preziose occasioni per rafforzare la percezione, anche fuori regione, della qualità dei nostri prodotti e, dunque, di aumentare la competitività delle nostre cantine. Occasioni che consentono di suggellare lo stretto rapporto che il nostro mercato ha con il territorio friulano. Si tratta non solo di scambi economici ma, come in questo contesto, anche culturali tra Puglia e il Friuli”.
Un evento che ha regalato preziosi spunti e momenti di riflessione. “L’agroalimentare fa parte della nostra cultura – ha detto Alessio Gratton, presidente della Commissione regionale Agricoltura e Turismo – Questa è una giornata di conoscenza, uno strumento di promozione. Abbiamo purtroppo l’abitudine di guardare troppo al mercato estero tralasciando quello interno, ben vengano quindi questi interscambi tra regioni”.
Durante Takitaly anche un altro gemellaggio importante. Questa volta tutto in rosa. Quello tra le delegazioni dell’Associazione Le Donne del Vino, accanto alle rappresentanti dell’Onav di Gorizia. Ad accogliere Marianna Cardone, delegata delle Donne del Vino pugliesi, Cristiana Cirielli delle Donne del Vino del Friuli Venezia Giulia. “È giusto che si possano assaggiare vini anche di altre regioni, non solo quelli del proprio territorio” ha detto Cirielli ricordando che “le donne hanno una marcia in più e una mentalità più aperta”.
Ad omaggiarla del pumo tradizionale di Grottaglie a nome di tutte le Donne del Vino pugliesi Marianna Cardone. “Questa sinergia è fondamentale – ha dichiarato Cardone – Far parte delle Donne del Vino pugliesi per me è un onore, un momento di crescita professionale e umana che mi permette di vivere grandi emozioni. La nostra associazione punta a promuovere ed esaltare le eccellenze del territorio e lo fa attraverso numerose attività ed eventi. Il prossimo – annuncia – sarà il 5 agosto a Margherita di Savoia. Si tratta del secondo appuntamento di Summerwine, un evento itinerante alla sua seconda edizione (la prima nel 2015 a Locorotondo, ndr). L’invito è aperto a tutti, quest’anno ci rivolgiamo in particolare modo ai giovani. Ci saranno cocktail particolari e dj molto bravi e noti al pubblico. Nostro obiettivo sarà promuovere il bere bene e consapevole”.
Grande novità della tappa di Takitaly Puglia in Friuli Venezia Giulia, l’operazione “overcross”, un tour dei produttori pugliesi nelle cantine e aziende agricole della zona. Dall’acetaia Sirk della Subida e all’Enoteca di Cormons per una visita con degustazione di prodotti tipici locali per arrivare all’azienda di Edi Keber sul Collio, un fazzoletto di terra di 1500 ettari coltivati a vigna al confine con la Slovenia, cantina gestita insieme al padre dal giovanissimo Kristian. Ultima tappa della giornata l’Azienda di Renzo Sgubin. Grande l’ospitalità e l’accoglienza che i produttori friulani hanno riservato al gruppo guidato da Elena Orzan, direttrice dell’Enoteca di Cormons e grande esperta di promozione turistica della zona. Un’esperienza positiva e proficua che nonostante il caldo ha visto un grande coinvolgimento e interesse dei presenti tra cui Leonardo Pallotta di Cantine Pallotta, Antonio Tullio Cataldo di Cantine Kandèa e Marcello Salvatori di Cantine Elda con Rosalia Ambrosino, enologa.
Il giorno seguente Takitaly è entrato nel vivo con la degustazione di ben oltre ottanta tra vini rossi e rosati di Puglia nella splendida cornice di Tenuta Borgo Conventi costellata, per l’occasione, dai quadri di Enzo Valentinuz, artista che utilizza le pietre del Carso per le sue opere, veri e propri “mosaici” in rilievo colorati legati a suoi momenti di vita fino a fatti di attualità.
In una giornata caldissima – per le alte e inaspettate temperature friulane e anche per l’incombente partita dell’Italia agli Europei di calcio – non potevano mancare i prodotti del Tacco d’Italia. Pallone di Gravina, stracciatella, scamorza affumicata con la paglia e cacioricotta solo per citarne alcuni. Una carrellata di formaggi proposta da Nicola Derosa del Caseificio F.lli Derosa. E ancora la degustazione di olio extravergine d’oliva proveniente dai frantoi pugliesi guidata da Michele Polignieri, responsabile della Condotta Slow Food Murge ed esperto di enogastronomia nonché collaboratore per Vinoway.com, affiancato dall’assaggiatrice Rita Costanzo.
Grande successo hanno riscosso i piatti tipici della tradizione pugliese rivisitati e preparati da Gioacchino Jakopo Simone dell’Agriturismo Murà di Altamura, giovanissimo chef ma con un notevole bagaglio di esperienza nelle prestigiose cucine di Antonino Cannavacciuolo e Alain Ducasse. A pranzo ha deliziato i palati friulani con una rivisitazione della tiella barese che molti non conoscevano. Oltre agli ingredienti classici, patate, riso e cozze, lo chef ha aggiunto una polvere di peperone crusco, del prezzemolo disidratato, cipolla alla brace cotta sotto la cenere e pomodorini. Ha poi tenuto una piccola lezione sugli occhipinti, piccoli e lunghi fagiolini che si trovano in Puglia, ingrediente principe insieme a pomodoro e cacioricotta dei capunti che ha offerto ai presenti. Insieme ai vini anche una degustazione di tartine, una gustosissima frittata e un risotto preparato dalla sua controparte friulana, lo chef Ennio Forlan.