Il pane con poco sale fa bene ai pazienti ipertesi e non solo. Uno studio dimostra che un pane a basso contenuto sodico è in grado di rendere più efficace un counseling dietetico volto all’ottenimento di un ridotto introito sodico validando scientificamente un claim salutistico di estrema rilevanza “sociale”. Oggetto dello studio proprio il pane di Altamura, o meglio, il Pandelcuore, pane di semola con il 50 per cento di sale in meno marchio Forte della Oropan di Vito Forte, azienda leader nella produzione di prodotti tipici da forno.
I risultati dello studio hanno confermato che i pazienti monitorati hanno potuto, con questo pane, tenere sotto controllo la salute senza rinunciare al gusto.
L’importanza di una dieta a basso contenuto sodico nel controllo dell’ipertensione è ormai ben noto. Inoltre, sono ormai evidenti le ricadute positive di un simile regime dietetico sulla mortalità cardiovascolare. L’aderenza dei pazienti alla prescrizione di una dieta a basso contenuto sodico ha sempre rappresentato un limite significativo all’applicazione sistematica di un tale regime dietetico. In particolare il sale presente negli alimenti, più che il sale aggiunto, è il principale ostacolo ad un’aderenza corretta alla prescrizione dietetica. Il pane è in questo scenario l’alimento che per il volume di consumo e per la “ricchezza” in cloruro di sodio è da sempre stato considerato il principale “colpevole” nella mancata aderenza.
Il Pandelcuore punta a coniugare il ridotto contenuto di sale con lo stesso gusto del pane convenzionale. Un risultato raggiunto grazie a un investimento nell’innovazione e nella ricerca. Lo studio è stato condotto presso le Università degli Studi di Bari (Dipartimento DETO) e Foggia (Dipartimento Scienze Mediche e Chirurgiche), uno studio multicentrico, prospettico, randomizzato, controllato che ha coinvolto una cinquantina di pazienti per sei mesi.