Eataly Bari inaugura il progetto Porta del Sud, una grande opportunità per fare ripartire il confronto con i piccoli produttori delle regioni del Sud Italia. L’iniziativa è stata presentata durante la conferenza stampa nel Centro Congressi di Eataly Bari in Lungomare Starita, 4 c/o Fiera del Levante. Sono intervenuti Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, Andrea Guerra, presidente di Eataly, Antonio Decaro, sindaco di Bari, Michele Emiliano, presidente Regione Puglia, Gaetano Pascale, presidente Slow Food Italia, Gianrico Carofiglio, scrittore, Antonella Bisceglia, commissario Fiera del Levante e Carlo Petrini, fondatore di Slow Food con un contributo video.
“Nessuno di noi decide dove nascere – ha detto Oscar Farinetti – C’è gente che, senza averne merito, è nata nel Nord Italia, cioè in uno dei luoghi più efficienti al mondo, e pensa che il Sud sia una palla al piede… c’è allo stesso modo gente che senza averne merito è nata nel Sud Italia, cioè in uno dei luoghi più belli al mondo e pensa che sia sempre colpa degli altri… Noi dobbiamo essere altri rispetto a questa gente. Noi del Nord e del Sud dobbiamo fare, insieme, la Porta del Sud”.
Il Sud Italia è ricco di piccoli produttori di eccellenze enogastronomiche che manifestano la volontà di proporsi al grande pubblico italiano ed estero. Il progetto Porta del Sud è un’opportunità offerta da Eataly alle piccole grandi eccellenze del territorio: un trampolino di lancio per i produttori di qualità e una vetrina che permetterà di entrare nel circuito Eataly prima in Italia e poi nel Mondo.
Eataly Bari ha realizzato La Piazza dei Produttori che ogni mese ospiterà gratuitamente 10 aziende, selezionate con il prezioso aiuto di Slow Food, ricreando un piccolo mercato nel quale proporsi al pubblico e arricchendo l’esperienza di acquisto attraverso momenti di didattica e degustazione gratuita. La finalità del progetto è quella di focalizzare l’attenzione sugli uomini, sulla passione e sul lavoro celati dietro a questi prodotti ricchi di cultura e qualità.
I produttori saranno i primi a “metterci la faccia” con eventi ed iniziative enogastronomiche mirate e cene durante le quali i cuochi del territorio interpreteranno in maniera creativa l’eccellente materia prima. L’obiettivo da raggiungere è aprire una nuova via nel mondo della distribuzione alimentare e della commercializzazione di prodotti artigianali di qualità guidando i clienti a percepire questi valori e condividere le loro esperienze.
“Con questo progetto vogliamo dare concretezza ad un nuovo capitolo nella creazione di quello che noi chiamiamo mercato.” ha dichiarato Andrea Guerra. “Coinvolgeremo tanti contadini, produttori e artigiani che insieme a noi, all’interno dei punti vendita Eataly, racconteranno bontà, qualità e unicità. Un altro passo nella direzione giusta”.
Porta del Sud è quindi l’occasione per tornare ad occuparsi del territorio italiano del Meridione alla scoperta di quelle eccellenze enogastronomiche meritevoli d’attenzione ma troppo piccole per avere la forza di emergere in autonomia.
Come dice il nome stesso, la nuova Piazza è un palcoscenico dedicato proprio ai produttori nella ferma volontà di sottolineare il valore umano rappresentato dai protagonisti della produzione delle eccellenze enogastronomiche più pregiate delle regioni del Meridione. Le loro storie, le loro passioni e il risultato del loro lavoro saranno al centro della narrazione emozionale che Eataly si impegna a fare comunicando al tempo stesso il prodotto, il territorio di provenienza, e la storia del produttore.
Carlin Petrini ha aggiunto: “Porta del Sud è un’iniziativa che può essere presa a modello. Un’alleanza che spero possa dare buoni frutti e avere un grande successo in Italia e nel mondo. Il mio augurio è che tutti possano fare la loro parte e Slow Food possa svolgere un ruolo attivo nella sensibilizzazione della filiera cercando di lenire le sofferenze di ogni componente della catena produttiva.”
Slow Food è partner del progetto e gioca quel prezioso ruolo di consulente strategico che sin dall’apertura del primo Eataly (Torino Lingotto, 2007) ha caratterizzato il rapporto tra le due realtà fungendo da collante tra le Comunità del Cibo che saranno chiamate a partecipare e suggerendo un’idea innovativa di distribuzione, lontana dalle logiche tradizionali, e per taluni escludenti, del mercato.
I PRODUTTORI PRESENTI DURANTE IL PRIMO MESE SONO:
-L’azienda agricola Raimo Carmine (Sa) con sott’oli, sughi e passate del Cilento
-Amari e Rosoli (Ba) con liquori e infusi fatti con erbe spontanee delle Murge
-Cantine Imperatore: vino di Gioia del Colle (Ba) DOP
-Di Molfetta Pantaleo (Bt) specializzati nella produzione di olio evo, taralli e cosmetici a base olio
-Caseifico F.lli Tarantino (Ba) con fiordilatte, burrate e il famoso Pallone di Gravina Presidio Slow Food
-Cantina Sanpaolo di Claudio Quarta (Av) con Greco di Tufo, Falanghina, Taurasi e Fiano
-Salumificio Iozzo (Cz) che produce soppressate, salsicce e capocollo calabrese
-Pastificio Casa Prencipe (Fg) con pasta secca di semola di grani pugliesi
-Dolci Terre (Av) con il torrone dall’Irpinia
-I produttori della riserva naturale di Torre Guaceto (Br) con passata di pomodoro di Torre Guaceto Presidio Slow Food e i carciofi sott’olio
-Il Consorzio del Biscotto Cegliese (Br) con il Biscotto Cegliese, Presidio Slow Food