Tre serate intense. Tre location che hanno fatto da cornice all’essenza di un food style che ha segnato il passo di un modo nuovo di interpretare il rapporto tra gusto e territorio. Bisceglie, Trani e Andria hanno ospitato l’edizione 2015 di Fooding, sapori per strada, l’idea di Noao, una società di food promotion che nella BAT ha le sue origini e che da Roma in poi, dove ha la sua sede legale, instilla una nuova cultura del cibo.
Più di quaranta chef hanno aderito al progetto creativo di Noao; ci hanno creduto le aziende vinicole L’Archetipo, Cantine Due Palme, Masciarelli, Michele Chiarlo, Monterossa, Pievalta, Planeta, Severino Garofano vigneti e cantine Valori, Valentina Passalacqua, il Birrificio B94 e l’Antico Frantoio Muraglia. Hanno creduto in Fooding i partner internazionali come Longino & Cardenal presente con il suo Ceo, Riccardo Uleri, come Ferrarelle nella persona di Franco Iaccarino, e quelli locali Salumificio Santoro, Agenzia Leone, Unconventional srl e Satiro Danzante.
Da nord a Sud nella Bat sono arrivati i cibi pregiati che sono stati modellati da altrettante prestigiose mani che dalle materie prime hanno tratto i sapori e il gusto dell’eccellenza.
Grande affluenza alle tre serate che ne La via del Pane a Trani hanno visto anche una interessante partecipazione da parte delle istituzioni locali.
«Noi abbiamo semplicemente messo a disposizione il salotto buono della città – ha detto Amedeo Bottaro, primo cittadino di Trani – ma il merito è di chi ha organizzato un evento così elegante», assicurando un sostegno anche per le prossime edizioni. Sbarcato direttamente da Hong Kong, Riccardo Uleri, ceo di Longino & Cardenal, non ha potuto che apprezzare l’accoglienza oltre che la bellezza di una Puglia che non aveva mai conosciuto e che «ho visto nella sua veste migliore, quella in cui alla bellezza del territorio si unisce la qualità della ristorazione». Sulla stessa linea d’onda il senatore Michele Boccardi e l’assessore regionale alla sanità Mimmo Santorsola che ha parlato di una corrispondenza di obiettivi tra chi ha organizzato e il motto della regione Puglia, ovvero assicurare «una lunga vita felice attraverso momenti semplici in posti belli».
E la bellezza è stata il tema dilagante, bellezza declinata secondo la voce del verbo degustare in un contesto in cui si è vissuta la ripartenza della ristorazione in Puglia sotto precisi comuni denominatori: la qualità, l’eccellenza, lo stare insieme e fare sinergia. «Da soli non si costruisce nulla – ha detto Anna Roberto, anima gourmet di Noao – noi abbiamo voluto dimostrare che è possibile mettere insieme tante realtà diverse tra loro superando diversità e divergenze e mettendo al centro un solo unico tema, la qualità dell’offerta che deve essere il nuovo tormentone da assicurare a chi sceglie la Puglia; un percorso complesso nel quale ho auto al mio fianco molti amici tra i quali Reporter Gourmet e Claudio Sacco, che con Altissimo ceto è il guru italiano del gourmet life style». L’ambizione della kermesse del cibo che ha realizzato per tre giorni il più imponente ristorante diffuso di Puglia – evento dalle dimensioni inimmaginabili fino ad oggi – è la democratizzazione del cibo. «Cibo per tutti e di qualità – ha spiegato Anna Roberto – esternalizzando la tecnica, la qualità e le competenze degli chef troppo spesso ignorate, portandole in piazza e permettendo a tutti di ricevere un’emozione anche se in pillole». Cibo per tutti, insomma, accessibile a tutti attraverso la conoscenza di queste realtà e di questi sapori. E della conoscenza ha fatto il suo cavallo di battaglia l’ospite d’onore del Fooding, Paolo Parisi, amico della Puglia e di Noao, che è riuscito a imporre nella sua Toscana l’uso dell’olio pugliese. «Questa è terra di ulivi – ha detto Parisi – e la puglia è la terra dell’olio e Savino (Antico Frantoio Muraglia – ndr) ha fatto un grande olio».
Format della ristorazione di qualità, realtà emergenti e la storia del gusto di Puglia, tutti insieme in tre luoghi simbolo della bellezza e uniti, a Trani, in un esercizio creativo che ha portato i piatti gourmet all’interno di un panino. «Preparare un panino non è una diminutio – ha detto Nicola Serlenga di Noao – ma è la base della nostra cultura, quindi per noi ma soprattutto per gli chef è stato elevare all’ennesima potenza il concetto del panino che diventa gourmet facendo degustare un’emozione».
Spenti i riflettori sull’edizione 2015, il Fooding inizia già a prendere una sua forma per il prossimo anno. «Tante le ambizioni e tanti i riscontri positivi – conclude Francesco Dente che di Noao è il presidente –. Gli chef già assicurano la loro presenza, ma la squadra di Noao pensa anche ad un evento per l’inverno e ha lo sguardo al di là dei confini strettamente locali. Vogliamo esportare un modello di food promotion di qualità e raccontare le nostre eccellenze anche al di là dei confini nazionali».