Un omaggio a Modugno nell’ultima serata di “Un libro prima di cena” al Seminario

Pubblicato il 10 Ago 2015 da Simona Giacobbi

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Meraviglioso. Non poteva concludersi con un omaggio a Domenico Modugno, “Un libro prima di cena” al Seminario di Conversano.
Mariablu Scaringella e Rosalia Chiarappa hanno  coinvolto i presenti dando voce e vita al libro di Fulvio Frezza che con passione e trasporto ha reinterpretato le parole scritte conducendo il pubblico in un’atmosfera magica in un luogo incantato e incantevole reso ancor più fiabesco dalle lucine delle luminarie a forma di stella appoggiate agli spessi muri e della scala che conduce idealmente in cima al maestoso albero al centro del giardino.
Una serata organizzata dall’associazione MadeInBlu e dal blog di viaggi Città Meridiane che ha chiuso la rassegna di libri e autori protagonisti al centro di un giardino in cui il tempo sembrava essersi fermato.

Il testo si snoda lungo un percorso di dodici canzoni, quelle che hanno scandito i tempi diversi dell’esistenza reale di Modugno, quelle che Frezza ha eletto a sue “circostanze date” e nelle quali si è calato, divenendo così protagonista di una possibile vita interiore immaginaria del grande cantautore pugliese. Dall’infanzia in Puglia al successo nei teatri di tutto il mondo, e nel mezzo il desiderio più forte di ogni altro di riuscire ad emergere nel mondo della musica e dello spettacolo dopo gli anni della seconda guerra mondiale. Nei dodici racconti dedicati ad altrettanti brani di Domenico Modugno, l’autore fa parlare il protagonista in prima persona, intervallando le sue parole con i versi della canzone oggetto del racconto. Si comincia proprio con il brano che dà il titolo al libro, Meraviglioso, riletta alla luce dell’ictus che colpì il cantautore il 12 giugno 1984: «proprio io, che avevo scritto come perfino il dolore può apparire meraviglioso, mi sono ritrovato a pensare tante volte che per me era arrivato il momento di andare incontro all’acqua scura, di morire».

“La Puglia è la vita mia, nelle mie vene scorre sangue pugliese – ha detto Frezza parlando del suo libro  – Ho cominciato a cantare scrivendo canzoni in dialetto di San Pietro Vernotico, la città dove vivevo da quando avevo sette anni. Sono nato a Polignano a mare, una città aggrappata agli scogli, dove l’odore del mare ti avvolge e ti costringe a cercarlo, correndo tra i vicoli, che sono un labirinto, lasciandoti guidare dal suono delle onde, fino ad affacciarti a guardarlo dall’alto di uno strapiombo. E quell’odore, quel sapore, me li sono portati sempre dentro”.

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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