Sono state assegnate a Roma, nella sede della regione Lazio, le Bandiere Blu 2015 per le spiagge e per i porti turistici. La Puglia aggiunge un nuovo riconoscimento al bottino dello scorso anno. Basilicata e Molise confermano la situazione del 2014. E la Liguria si classifica prima tra le regioni italiane per numero di Bandiere blu.
In Puglia quest’anno sventolerà una nuova bandiera blu, quella di Castellaneta, in provincia di Taranto. E sale così a 11 il totale degli storici riconoscimenti ambientali che ogni anno vengono assegnati agli stabilimenti balneari italiani che si distinguono non solo per l’eccellente qualità delle acque, ma anche per altri requisiti tra i quali: una corretta gestione dei rifiuti, i servizi, l’accessibilità, le strutture alberghiere. In provincia di Taranto, la conferma per Ginosa Marina. Nel Salento sempre presenti Otranto, Melendugno, Castro e Salve. Oltre alla bandiera blu, nella sezione approdi, per il porto turistico di Leuca.
“Un grande risultato per la nostra regione – commenta il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna – e non un premio ma un’autentica conquista, strappata grazie alla bellezza delle nostre città e spiagge, alla balneabilità delle acque, alla ecosostenibilità, alla pulizia”.
Con la new entry Castellaneta, la Puglia scavalca quota dieci e si colloca è tra le regioni con più Bandiere Blu.
“Di fronte a questo successo confermato e incrementato della Puglia verde-blu, non smetterò di ricordare l’anacronismo del partito del petrolio, che minaccia il nostro equilibrio eco-ambientale così riconosciuto internazionalmente. Non è da sognatori o da idealisti, considerare le Bandiere Blu come una risorsa economica – sottolinea Introna – sta a noi monetizzare legittimamente questi primati turistico-ambientali, rendendo un autentico fattore di sviluppo e senza penalizzarli con torri di trivellazione e fanghi di estrazione di quei pessimi idrocarburi che si vorrebbero captare dal fondo dell’Adriatico e dello Ionio”.
E non si può non notare che tra le località c’è Melendugno, con San Foca, dove si vorrebbe far approdare il gasdotto Tap.
Queste nel 2015 le Bandiere Blu pugliesi: Margherita di Savoia (Centro Urbano Cannafesca), nella provincia BAT; Monopoli e Polignano a Mare (Cala Fetente, Cala Ripagnola, Cala San Giovanni) e (Lido Rosso, Castello S. Stefano, Capitolo) in provincia di Bari; Fasano e Ostuni (Creta Rossa, Lido Fontanelle, Lido Morelli Pilone, Rosa Marina), in provincia di Brindisi; Castellaneta e Ginosa con le loro marine, in provincia di Taranto; Otranto, Melendugno, Salve e Castro (La Sorgente, Zinzulusa; in provincia di Lecce.
La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri dia gestione sostenibile del territorio. È stato istituito dalla FEE (Foundation for enviromental education) nel 1987 (Anno europeo dell’Ambiente) e viene assegnato ogni anno in 48 Paesi, anche extra-europei, con la collaborazione delle agenzie ONU UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo). Rientra in un programma che vuole indirizzare la politica di gestione locale delle località rivierasche verso un processo di sostenibilità ambientale.