Maglio, il Willy Wonka salentino: “Il cioccolato è gioia”

Pubblicato il 7 Gen 2015 da Simona Giacobbi

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“La cascata rimescola il cioccolato, lo frulla bene, lo rende leggero e spumoso. Inoltre, nessun’altra fabbrica al mondo mescola il cioccolato con una cascata, cari ragazzi. E su questo non ci piove!”.
No, non è Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, dal film del 1971, ma l’emozione è la stessa. Immaginate un’esplosione di colori, un mondo dolce, zuccherosissimo. Un laboratorio dove scorrono fiumi di cioccolato, si respirano profumi inebrianti, si guardano mani sapienti e laboriose al lavoro mentre danno vita a cioccolatini, cremini, bon bons. Dalle bassine alla cascata di cioccolato. Dai tunnel di raffreddamento agli stampi. È il laboratorio Maglio, dove “il cioccolato è gioia”, come recita la mission dell’azienda nata nel 1875. E il 140esimo anno di storia di Maglio non passerà inosservato. Tante, infatti, le iniziative previste nel calendario 2015 che regaleranno, come ogni anno, qualità e genuinità agli amanti del cibo degli Dei.

Quella carrozza che campeggia sulle carte colorate pronte ad essere scartate nei momenti più golosi per ritornare un po’ bambini, richiama la storia dell’azienda quando, nel 1875, i Maglio arrivarono a Maglie dove è rimasta fino ad oggi la sede storica. Sono stati il talento e la tenacia di Antonio, che aprì una locanda con cambio di cavalli, a porre le fondamenta di un marchio che ha attraversato i decenni, le mode, le guerre, i cambiamenti sociali. Per seguire i costumi del tempo, Giuseppe, figlio di Antonio, nel centro della città, aprì un caffè con annesso un laboratorio di dolciumi. Degno erede di un padre così intraprendente fu Dante, che nei primi del Novecento diede un imprinting all’azienda affiancando all’attività principale quella di banchetti e ricevimenti a domicilio – con molta probabilità fu il primo in Italia a fare catering – e avviò la produzione di liquori artigianali.
Il figlio Vincenzo, spirito innovativo, inventò ricette, arricchì la produzione dolciaria e decise di identificare l’azienda con il calesse come marchio. Attualmente, a capo del gruppo Maglio, ci sono Maurizio e Massimo, che hanno avuto in eredità un inestimabile patrimonio di valori e saperi e la responsabilità di far vivere Maglio in Italia e all’estero.

L’azienda Maglio, che conta oggi diversi importanti riconoscimenti, rimane ancorata alle tradizioni, alla terra e alla lavorazione artigianale con strumentazioni di legno centenarie, stampi e mattarelli, veri e propri cimeli. Le materie prime utilizzate per la frutta ricoperta di cioccolato, la firma di Maglio, sono tutte legate non solo alla Puglia ma anche a tutto il Mezzogiorno: le mandorle sono autoctone pugliesi, dalla provincia barese, le ciliegie Ferrovia, quelle di Turi, le clementine provengono dalla Calabria, il pistacchio dalla Sicilia, i fichi dalla Campania.

Inconfondibili i cioccolatini Maglio nelle loro confezioni coloratissime, impossibile non riconoscerne lo stile. Le tonalità vivaci conferiscono alle scatole più pregiate un’immagine festosa e allegra così come i cioccolatini sfusi.
Maglio utilizza solo cioccolato proveniente da coltivazioni di cacao sostenibili. Una sensibilità per l’ambiente e per aree geografiche deboli che si unisce al rispetto per i consumatori, rendendo accessibile il cioccolato anche a chi, per ragioni di salute, deve attenersi a un regime alimentare rigoroso. Per questo Maglio ha creato la linea Sugar Free dove lo zucchero è sostituito dalla Stevia, un edulcorante naturale di origine vegetale.

Ma per chi, invece, non riuscisse a resistere alle tentazioni più golose, ecco le amarene bagnate nello cherry, velate da un finissimo cioccolato fondente. Ad ogni assaggio la freschezza del frutto si coniuga con il calore del liquore e del cioccolato.
E ancora i Capricci: prugne e datteri denocciolati dell’Oasi di Siwa (Presidio Slow Food) farciti con crema di mandorle e pasta di pistacchio ricoperti di cioccolato fondente.

I fichi vengono, invece, ammorbiditi dalla cottura al vapore, spolverizzati con zucchero a velo e cannella, all’interno una mandorla e buccia di limone fresco, non trattato, il tutto ricoperto da cioccolato fondente extra 60% che contiene una percentuale di Grand Caraque dal retrogusto amaro, ideale per contrastare la dolcezza del fico in un ottimo equilibrio di sapori.
Da assaggiare i filetti di arance Washington, canditi, infusi in marasca e ricoperti di cioccolato fondente. Maglio ha pensato anche ai “crema-dipendenti”, quelli che non sanno proprio stare senza affondare il dito nel barattolo, combattendo il freddo invernale o i momenti di solitudine, con le creme spalmabili Amore di Nonna: un’elevata percentuale di cacao e il 29 per cento di pasta di nocciole Giffoni IGP dal gusto deciso ma gradevole, al palato setose e vellutate.
Ma Maglio non è solo cioccolato. È anche pasticceria finissima, gelatine naturali, confetture con un’elevata percentuale di frutta, tra cui la cotognata, snack, biscotti e, novità 2014, le Gocce con uva, mirtillo e Girofle, il rosato dell’Azienda Monaci di Severino Garofano.

I prodotti sono davvero tanti, ce n’è uno per ogni ricorrenza. Dal pesce di pasta di mandorle da regalare a Natale ai cioccolatini a forma di cuore per San Valentino e gli irresistibili Ovetti cremino confettati per la Pasqua.  Tutti da scoprire e gustare.

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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