Per la prima volta dall’inizio della crisi, l’agroalimentare sorpassa i regali e diventa la voce più pesante del budget che le famiglie italiane destinano alle feste di fine anno, con una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di 4,1 miliardi di euro.
La quota della spesa per il cibo risulta pari al 35 per cento del budget rispetto a quella per i regali, che si ferma al 25 per cento.
Un terzo della spesa di Natale è destinata a pranzi, cenoni e regali con un aumento del 10 per cento rispetto al 2013, per l’effetto congiunto della crisi che porta a ridimensionare le spese per i regali e a concentrarsi su spese utili.
Le feste 2014 sono segnate dal boom dell’enogastronomia: appena il 9 per cento degli italiani – secondo Coldiretti – taglierà quest’anno la spesa per generi alimentari (erano il 12 per cento nel 2013), mentre ben il 40 per cento risparmierà sulle vacanze, il 38 per cento sui divertimenti, il 36 per cento sull’abbigliamento, e il 35 per cento si comporterà come lo scorso anno. Il 69 per cento degli italiani responsabili della preparazione dei pasti porterà in tavola prodotti made in Italy, il 27 per cento addirittura locali o a chilometri zero e il 10 per cento prodotti biologici, mentre un 17 per cento guarderà alle offerte e al basso prezzo.