L’extravergine di qualità cento per cento italiano diventa merce rara e preziosa: a causa del crollo produttivo di quest’anno per il maltempo e i batteri che hanno lasciato il segno in molte regioni, a cominciare dalla Puglia, ciascun italiano si dovrà infatti accontentare di un massimo di circa tre bottiglie a testa quest’anno.
È quanto afferma David Granieri, presidente di Unaprol-Consorzio olivicolo italiano.
“Consideriamo – spiega Granieri – una previsione di produzione per questa campagna di 300.000 tonnellate, dati che andranno sicuramente rivisti e ritoccati al ribasso; il consumo pro capite, calcolato su 60.000.000 di italiani, sarà di 5kg di olio di oliva in generale, pari a circa 5,45 litri di olio. Considerando una produzione di extra vergine sul totale pari al 65%, quest’anno ogni italiano potrà contare solo su 3,25 litri di vero extra vergine italiano. In una campagna dalla produzione media normale il consumo pro capite (2013) risulta di 10,8 kg, cioè 11 litri di olio in generale, pari a circa 7 litri di extravergine”.
“Per questo – afferma Granieri – in occasione del Natale inviterei gli italiani a scambiarsi come regalo il vero olio extra vergine di oliva tracciato made in Italy”.
L’extravergine di qualità dei produttori certificati – spiega Unaprol all’Ansa – si trova sugli scaffali a un prezzo intorno i 9-10 euro/litro, per una crescita del 40% sullo scorso anno.
Stabili invece i prezzi dell’olio industriale, con il prezzo medio risultato di 4,08 euro/litro. Per evitare le truffe Unaprol propone ai consumatori due strumenti di consultazione via internet: www.olitalyshop.it e www.portfoil.com. Il primo, un portale e-commerce, realizzato nell’ambito del progetto del Consorzio Olivicolo Italiano sulla tracciabilita’ del vero olio extra vergine di qualità italiano, cofinanziato da Unione
Europea e Stato italiano. Il secondo e’ un motore di ricerca del luogo di produzione dei migliori extra vergine di oliva italiani.
Intanto la crisi della raccolta di olive in Italia diventa un ‘caso’ internazionale, tanto da finire in prima pagina sull’edizione internazionale del New York Times. “La natura si rivela maligna per la raccolta di olive in Italia”, è il titolo che campeggia di taglio centrale in prima pagina sull’International New York Times. Il quotidiano parla anche del raddoppio dei prezzi per l’extravergine tutto italiano e, vista la scarsità del prodotto in circolazione, del rischio frodi e contraffazioni per l’olio made in Italy che muove un giro di affari di 2,5 miliardi.