Una risorsa da tutelare. Un vero e proprio patrimonio dell’umanità perché l’Unesco lo ha inserito tra i beni culturali immateriali della dieta mediterranea. Per l’Associazione “Piazza 2.0”, il Moscato, un vino di classe, deve essere valorizzato in quanto simbolo di una città e di un territorio. Unico nel suo genere, tipico del territorio, il terreno non deve essere piatto, friabile al passaggio dell’aratro, sabbioso e argilloso insieme.
Trani e il vino. Una storia da raccontare, dagli scambi commerciali con i fenici a quelli con Venezia già dal Medioevo. Negli anni ’60 la Milano da bere erano i cosiddetti “Trani”, le cantine e le osterie gestite da pugliesi. Giorgio Gaber scrisse addirittura una canzone e oggi la fondazione che porta il suo nome si impegna per la valorizzazione del vino di Trani.