Falò e cocce priatorje: a Orsara nel Foggiano non è Halloween

Pubblicato il 30 Ott 2014 da Redazione

zucche

Sabato 1 novembre, Orsara di Puglia nel Foggiano “prenderà fuoco”, alle 19, al rintocco della Chiesa Madre, i 100 covoni di legna preparati in ogni piazza e strada del paese si trasformeranno in altrettanti falò per illuminare a giorno la notte più lunga dell’anno. È la notte che gli orsaresi dedicano da tempo immemore alla celebrazione dei “fucacoste e cocce priatorje” (falò e teste delvpurgatorio). Non si tratta di Halloween, ma di un lungo momento di comunione caratterizzato dal legame misterioso e pieno di rispetto tra il mondo dei vivi e quello di quanti vivono nella nostra memoria.

Elemento centrale dei fuochi è la ginestra, un arbusto che in fiamme si volatilizza facilmente. In onore dei defunti, si consumano il grano lesso condito col solo mosto cotto, le patate, le cipolle, le uova e le castagne cotte sotto la brace. L’evento che si celebra a Orsara di Puglia rifugge dal “rito” del “dolcetto o scherzetto”. La tradizione vuole che le anime del Purgatorio (cocce priatorje) possano purificarsi attraverso il fuoco dei fucacoste e trovare la via del Paradiso, che viene indicata dai lumi nascosti dentro le zucche.
Puglia Mon Amour seguirà l’evento per voi in diretta con un reportage giornalistico e fotografico. Continuate a seguirci.

Qui un altro articolo e il programma dell’evento.