Osti arrivati da tutta Italia hanno celebrato a San Pancrazio salentino la 25esima edizione di “Osterie d’Italia” edito da Slow Food.
Venticinque anni per raccontare la ristorazione italiana di tradizione nel modo più completo. Un compleanno importante quello celebrato nella splendida cornice di Castello Monaci a San Pancrazio salentino, in occasione della presentazione dell’edizione 2015 della guida Osterie d’Italia di Slow Food, sussidiario del mangiar bene all’italiana arrivato quest’anno al significativo traguardo della 25esima edizione.
Confermati i simboli introdotti nella precedente edizione. La chiocciola per le migliori osterie che più di altre entusiasmano per ambiente, cucina e accoglienza spetta invece a 241 locali, 12 in Puglia sulle 44 censite. Con il formaggio sono indicati i locali che presentano la migliore selezione di caci (199), con la bottiglia le osterie con le cantine più fornite e rappresentative della regione (383), con l’annaffiatoio le osterie con un orto di proprietà, con l’insalatiera i locali che propongono menu vegetariani.
Sono oltre 1700 i locali recensiti perché custodi e promotori di piatti e materie prime di altissimo valore a un prezzo non superiore a 35 euro (vini esclusi). Oltre alle osterie si trovano gli indirizzi dove vale la pena fermarsi per fare acquisti, per un caffè o un aperitivo. A partire dall’edizione 2014 sono segnalati i locali che hanno un orto di proprietà, quelli che offrono ai loro clienti un menù vegetariano, quelli che aderiscono al progetto Mangiare fuori casa dell’Aic.
La Toscana con 29 chiocciole sale sul gradino più alto del podio qualità-convenienza secondo Slow Food.
A seguire il Piemonte con 26 indirizzi. Medaglia di bronzo a pari merito per Veneto e Campania che salgono sul podio con 20 osterie ciascuna.
Ecco, invece, le migliori osterie della Puglia indicate nella guida Slow Food: