A dispetto di quanto scritto e detto negli ultimi mesi la vendemmia 2014 si annuncia molto meglio di quanto si immagini. Ne è convinto Michele Zonin, vicepresidente della nota casa vitivinicola veneta da 14 anni presente in Salento, nelle campagne del Brindisino, per scommettere sulle risorse della terra e sulla ricchezza dei vitigni autoctoni.
“Una vendemmia un po’ tardiva – spiega Zonin – ma la quantità è la stessa dell’anno scorso e la qualità per i bianchi fa ben sperare”.
Una vendemmia meno produttiva, soprattutto per i grandi rossi, Primitivo e Negroamaro, ma di alto profilo, con i bianchi addirittura ad essere persino avvantaggiati da una stagione fresca senza eccessi di caldo, a imporre alle uve bianche tempi più lunghi di maturazione ma favorendo un impareggiabile accumulo aromatico.
“Abbiamo registrato un’escursione termica maggiore rispetto al 2013 e questo favorisce la fragranza del frutto dell’uva, in particolare quella bianca, insieme a una più lunga permanenza dell’uva nella vite che potrebbe comportare problemi se il vigneto non venisse trattato e seguito adeguatamente”.
Un momento quello della vendemmia ad attrarre in Puglia un sempre maggior numero di appassionati desiderosi di percorrere i vari percorsi enologici organizzati dalle varie aziende del comparto.