Intero. A metà. Cosce, alette, solo petto. Purché sia pollo, cotto allo spiedo e mangiato con le mani. A Castellana Grotte la passione per la carne bianche da 58 anni a questa parte vuol dire “Sagra del pollo e del coniglio”. Una delle più antiche nel Barese e anche una tra le più frequentate a giudicare dalla piazza piena di gente arrivata anche dalle città vicine.
In realtà la sagra coinvolge tutta la città perché ciascuna macelleria allestisce all’esterno enormi braci. E in vetrina scene satiriche, con i polli a impersonare i personaggi più o meno noti della vita quotidiana. Quest’anno la coppa del vincitore nella gara tra 15 macellerie è andata a Piero Pace che ha sbaragliato la concorrenza con una vetrina tra politica e mondo della finanza. A consegnarla sono arrivati banda e sindaco di Castellana. “La differenza sta nella qualità, nel modo e nel giusto tempo di cottura” ha detto Pace.
Tra tanti pennuti ormai abbrustoliti c’è anche la salsiccia, che non è proprio da protocollo, ma ha il vantaggio di poter essere mangiata nel panino.
Perché in fondo, anche nella patria del pollo allo spiedo, la carne rossa riesce a ritagliarsi uno spazio, piccolo, nel piatto.