La stagione dei funghi è alle porte. E a Minervino fervono i preparativi per la famosa sagra dedicata al cardoncello. Le prime uscite alla ricerca di funghi si avranno alla fine di settembre. In paese già c’è fermento ma bisognerà aspettare che le temperature calino. Sulla Murgia i cercatori storici del cardoncello si limitano a mostrare le foto trofeo dell’anno precedente. Le serre sono vuote ancora, ma nel giro di un mese spunteranno tanti cardoncelli.
Secondo Antonio Brizzi, titolare di una fungaia, “la stagione sarà ricca”. “Il nostro è un fungo originale, prelibato che ha bisogno di cura. Noi ce la metteremo tutta per ottenere un fungo di qualità”, dice Brizzi.
A confermare che la stagione sarà ottima, anche Antonio Ippolito, presidente della Pro Loco.
Di colore scuro, carnoso, sodo e dall’inconfondibile sapore, il cardoncello non è un unico fungo ma ci sono molti ceppi, tutti straordinari che lo contraddistinguono. Apprezzato già dai tempi antichi, nel Medioevo era oggetto di canti in alcune taverne laziali e fu considerato prelibato e afrodisiaco al punto tale da essere messo all’indice dal Santo Uffizio perché distoglieva i Cristiani dall’idea di penitenza.
A Minervino ora si pensa alla 20esima edizione della Sagra del Cardoncello che si terrà il 25 e 26 ottobre in uno scenario, quello del bellissimo borgo dell’Alta Murgia, dai gusti e colori unici e indimenticabili.