La borragine dauna è stata la protagonista della puntata di Eat Parade su Rai Due oggi, venerdì 22 agosto. A svelare tutti i segreti di questa pinata selvatica i fratelli Antonio e Donato Gervasio, imprenditori agricoli di terza generazione dell’azienda Spirito Contadino a Borgo Tressanti, in provincia di Foggia.
Ogni giorno i Gervasio si occupano della salvaguardia e valorizzazione delle tradizioni contadine pugliesi nell’azienda che un tempo era dei nonni, nel cuore del Tavoliere. Antonio Gervasio davanti alle telecamere della nota trasmissione di Bruno Gambacorta, mostra la coltivazione che avviene con zolfo e rame proprio come una volta e la raccolta a mano della borragine, pianta nata in Oriente e poi diffusasi in tutta Europa. “Nostro nonno ci diceva sempre che se sei generoso con la natura, lei lo sarà con te”, dice Antonio. L’azienda si trova a soli 12 km dal mare. “Le condizioni climatiche sono eccezionali e ne ricaviamo una verdura eccellente”, spiega Antonio.
Il nome borragine deriva dal latino borra (tessuto di lana ruvida), per la peluria che ricopre le foglie. Altri lo fanno derivare dall’arabo ‘abu araq’ (padre del sudore), attraverso il latino medievale ‘borrago’, forse per le proprietà sudorifere della pianta. “Se tenete in mano le foglie di borragine – dice Antonio – e le tritate sentirete l’odore del mare. Ecco perché si chiamano anche ostriche di terra”.
La pianta che veniva considerato pane dei poveri, nonché degna rappresentante della filosofia del contadino, passa dal campo alla cucina dove Gegè Mangano, chef del ristorante Li Jalantuumene, ha proposto, durante la trasmissione, due piatti con erbe selvatiche: nel primo un pane raffermo spennellato con uovo di quaglia, passato in padella, con vellutata di patate e borragine di campo saltata con olio, aglio e peperoncino e rifinita con scaglie di caprino e un filetto di vacca podolica con senape selvatica e scaglie di mandorle.