È tornato a Giovinazzo l’appuntamento di due giorni con la Sagra del panino della nonna. Almeno 15mila persone arrivate da tutta la Puglia ma anche da fuori regione per gustare le prelibatezze pugliesi.
Il panino alla pisticchia lo trovate solo a Giovinazzo. Una tipicità del posto. Ma poi ci sono panini con pomodori sott’olio, melanzane, frittata, lampascioni. Tutti al sapore delle genuinità pugliesi. Senza dimenticare quello farcito con la parmigiana. Il più gettonato.
Basta girare tra i 14 stand oltre l’angolo dedicato ai celiaci per trovare ogni bontà. Occhio alla dieta se ci provate col panino” nu picc de tutt”.
I nipoti della nonna, l’associazione che da 19 anni cura l’evento, ce l’hanno messa davvero tutta. Oltre 150 volontari, un mini esercito che taglia e infarcisce i panini. Ben 8mila nella prima serata. Il ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza. Una manifestazione enogastronomica che non dimentica il rispetto per l’ambiente. Sono state, infatti, allestite per l’occasione delle isole ecologiche che permettono alte percentuali di differenziata. Solo nella prima serata ¡e stato raccolto oltre l’85 per cento.
Panini per tutti i gusti alla sagra. Tra gli ingredienti: pomodori sott’olio (pemedorre sott’ogl); tonno e pomodoro (pemedorre e tonn); peperoni sott’olio (pesticchje); acciughe e pomodoro (alejsce e pemedorre); carciofi sott’olio (scarciof sott’ogl); melanzane sott’olio (malangen sott’ogl); parmigiana (parmeggen); ricotta forte (recòtte ascequand); mortadella e provolone (mortadell e prevelaun); frittata (frettète); lampascioni sottolio (ambascieune). Un ritorno alle tradizioni, alla genuinità delle cose semplici e alla cultura del mangiar bene, che hanno reso la nostra terra un’eccellenza mondiale.
La sagra si è conclusa il 13 agosto ma l’appuntamento è per l’edizione 2015.