Un tour alla scoperta dei vini di Puglia nella città del Castello Angioino, Copertino, insieme a tanti altri Comuni, 200 in tutto, da Cortina d’Ampezzo a Lampedusa. Tutta l’Italia enologica unita nella notte di San Lorenzo per fare festa e per parlare di vino.
Sono state oltre cinquante le cantine del territorio presenti a Copertino per Calici di Stelle, edizione targata 2014, evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino. Nella seconda e ultima tappa pugliese dopo il successo di Trani, il percorso si è snodato da via Re Galantuomo all’arco di Largo Castello per degustare i vini delle “Terre di Federici”, in Largo Castello l’ampia area riservata al Salento, i vini del territorio “Valle d’Itria e Magna Grecia” in via Margherita di Savoia. Nello stand in Largo Castello un ampio paniere di tipicità del territorio e preziosi oli extravergine d’oliva.
Particolarmente coinvolgente il programma di iniziative culturali e artistiche dedicate quest’anno a Domenico Modugno nel ventennale della sua scomparsa e alla musica leggera italiana di cui il cantante è stato portavoce nel mondo.
A inaugurare la serata le note di “Volare – Nel blu dipinto di blu” e i saluti delle autorità introdotte da Vittoria Cisonno, presidente del Movimento Turismo del Vino Puglia, affiancata dal vicepresidente Gianvito Rizzo che ha ricordato le eccellenze del territorio, tra cui in primis i vini Copertino Dop. Organizzatori, collaboratori e cittadinanza “dell’evento di punta dell’estate” sono stati ringraziati dal sindaco di Copertino Sandrina Schito. Accanto al primo cittadino, Caterina Ragusa, direttrice del castello, e Cosimo Lupo, assessore alla cultura del Comune di Copertino.
“Volevamo che si tornasse a essere orgogliosi di quella tradizione agricola che nel vino trova il principale ambasciatore – ha detto Lupo – in quanto elemento di arricchimento del territorio e strumento per raccontare la nostra storia e questi luoghi straordinari”.
Sul palco anche l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni che ha voluto sottolineare come “il turismo enogastronomico continui a crescere anche grazie a questi eventi che creano grande interesse e partecipazione”.
Calici di stelle è solo una delle tantissime iniziative che arricchiscono il calendario estivo pugliese. “Sono la dimostrazione che abbiamo centrato l’obiettivo – ha detto il senatore Dario Stefàno a Puglia Mon Amour – Abbiamo lavorato per tanti anni in questa direzione facendo sì che la nostra tradizione agricola e tutto ciò che porta con sé diventassero momenti qualificanti non solo in fatto produttivo ma anche in termini di attrazione turistica e crescita sistemica per il nostro territorio. Dobbiamo continuare a lavorare sull’idea del sistema e aiutare le filiere a recuperare un passo più veloce. Lo stesso passo che la filiera enologica ha raggiunto con maggiore rapidità. I piccoli produttori hanno la possibilità di vincere la sfida del mercato globale solo stando insieme. Sono molto fiducioso perché abbiamo vinto la sfida più grande, riconsegnare il governo di questo settore ai giovani. Con loro credo si possa con maggiore facilità sposare il tema dell’innovazione”.
Ad animare la serata la coinvolgente esibizione del gruppo Puglia Wine Love, lo spettacolo musicale “A Mimmo” dell’artista Pino Ingrosso in Largo Castello e il balletto di danza contemporanea “Sorsi di danza” della compagnia Skenè, affascinante coreaografia che ha portato in scena la forza del mondo del vino e la magia dei suoi riti.
La corte del castello ha ospitato anche molte altre iniziative. Fra una sessione e l’altra i visitatori hanno potuto ammirare le stelle e la bellissima luna grazie all’osservatorio astronomico allestito dalla ASLA Associazione Astronomica San Lorenzo di Casarano, Lecce, che ha offerto la possibilità di utilizzare gratuitamente i telescopi per osservare la volta celeste. Aperte per le visite anche le restanti aree del castello, in particolare il Mastio Angioino, il Bastione Conte Tristano, la quattrocentesca Cappella della Maddalena, finemente affrescata, e la Galleria Maria d’Enghien con la mostra permanente “I settant’anni de La Macennula” dedicata al 70esimo anniversario dell’omonima pubblicazione cittadina.
Per apprezzare ulteriormente il patrimonio architettonico e artistico della città ha aperto le porte in via straordinaria anche l’ex Convento delle clarisse, pregevole esemplare di Barocco salentino.