A Ostuni, venerdì 8 agosto, dalle ore 21, nel vicolo che costeggia Cicinedda Fruit Bistrot, si inaugura “Ho messo a frutto” happening della scenografa, artista e sognatrice salentina Valentina D’Andrea (fantadesign.it). Con spirito lieve e ironico, è nata la collaborazione tra la D’Andrea e Angelica Cicinedda, padrona di casa del piccolo locale, dove frutta e verdura fresche sono assolute protagoniste. Un incontro che si è trasformato in progetto: da subito il vicolo è apparso come spazio ideale per essere trasformato in galleria a cielo aperto, aperta a tutti, perfetta per ospitare le opere di Valentina D’Andrea, alcune delle quali create in esclusiva per la mostra. La D’Andrea si è fatta contagiare dalla filosofia solare che alimenta il Cicinedda Fruit Bistrot, che è frutto (è il caso di dire) di una storia famigliare strettamente legata alla terra pugliese e, in particolare, alla coltivazione delle angurie. Angelica, terza generazione di coltivatori diretti, ha reinventato il patrimonio di saperi e tradizioni di famiglia, creando con i fratelli Ivan e Giovanni questo luogo speciale, affacciato su piazza della Libertà, dove, insieme alla frutta e alla verdure, in tutte le loro declinazioni, si dà vita ad eventi e coinvolgenti occasioni di incontro.
Ad accogliere il pubblico, venerdì 8 agosto saranno freschi “sorsi di gioia”, offerti da Cicinedda Fruit Bistrot a tutti gli ospiti: alle pareti bianche della stradina si troveranno appese le “scatole” abitate della D’Andrea, che accolgono presenze femminili, che, distrattamente, si lasciano indagare da chi guarda, che donano una parte della propria intimità; sono figure che inseguono i propri pensieri, sussurrando messaggi, a occhi chiusi o persi lontano. Tra ballerine, madonne, popolane, c’è anche Frida Kahlo, emblema di una femminilità indipendente, coraggiosa, sensibile e anticonformista: un modello di riferimento per l’artista salentina e per tutte le donne (Valentina D’Andrea ha curato il merchandising della mostra della Kahlo in corso ora a Roma, alle Scuderie del Quirinale). E poi, dalle opere, si affacciano uccellini e gatti e frutta mediterranea, come giocosi divertissement, nati dalla mano poetica e delicata dell’artista.
La scelta del nome della mostra è stata suggerita proprio dalla voglia comune, sia di Angelica sia di Valentina, di “mettere a frutto” le proprie passioni, di non lasciarle in un cassetto, ma di renderle sostanza attraverso il fare e la condivisione.