Affascinante e misteriosa, isolata e al tempo stesso popolosa. Un territorio sì, ma anche un’identità. Un insieme di tradizioni rurali e cultura, antico e moderno. La Murgia è una terra unica nel suo genere. E l’hanno potuta toccare con mano anche giornalisti stranieri, bloggers e appassionati provenienti da tutto il mondo.
Tutto questo è stato “Murgiamo”, una quattro giorni all’insegna dell’enogastronomia e dell’arte contemporanea per “valorizzare l’identità della Murgia attraverso un programma che ha puntato sul turismo culturale esaltando l’unicità e le eccellenze del territorio”.
Novità della seconda edizione della manifestazione, che si è tenuta dal 18 al 21 luglio, il percorso in quattro tappe ricco di attività, incontri, convegni e mostre: prima a Corato, nella masseria Cimadomo a San Magno dove si sono svolti il pranzo di apertura e la cena conclusiva dell’evento, poi a Matera, ad Altamura e infine ad Andria.
Un bilancio più che positivo e prenotazioni addirittura in overbooking, ha dichiarato a Puglia Mon Amour Vittorio Cavaliere, headmaster di Murgiamo, per un evento “che ha richiesto una certa fatica”. Il maltempo ha creato non pochi problemi nella serata di lunedì, l’ultimo giorno, quando una tromba d’aria ha provocato ingenti danni con conseguente cancellazione di alcuni eventi in programma. Ma Cavaliere si dice soddisfatto e ricorda un percorso itinerante fatto di storia e tradizioni che ha saputo unire e trasmettere grandi emozioni.
“Abbiamo voluto dedicare la manifestazione a Luigi Veronelli”, ha spiegato Cavaliere che è stato uno degli allievi preferiti del grande gastronomo con cui ha collaborato per molti anni e con cui aveva un bellissimo rapporto. “Come padre e figlio – dice Cavaliere commosso – Siamo stati onorati di avere a Murgiamo la figlia e il genero. Uno dei momenti più belli è stato il convegno ‘Da Veronelli ai blogger: l’enogastronomia nell’era digitale’ con l’intervento, tra gli altri, di Gian Arturo Rota di “Casa Veronelli”. L’augurio di tutti è che si possa creare al più presto la Fondazione Veronelli. Toccante l’esibizione di Lucia, soprano e figlia di Luigi Veronelli”.
Preziosa la collaborazione di Daniele Fagiolini, toscano, murgiano d’adozione, che per tutta la manifestazione, con la complicità di Cinzia Piccarreta e Michele Piccolomo de “La Bottega dell’Allegria”, ha rappresentato le tradizioni gastronomiche appulo-lucane.
Il gran finale di Murgiamo è stato affidato agli chef della “La Tavola della Pace”. Perché coltelli e strumenti taglienti non devono necessariamente distruggere. Si può anche creare la pace. “Gli Chef della Pace, israeliani e palestinesi, sono arrivati con un volo dall’aeroporto di Tel Aviv, da una zona di guerra – ha spiegato Cavaliere – Volevamo, visto il momento difficile che stanno passando, regalare loro un po’ di pace e omaggiarli. Ma sono stati loro ad omaggiare me nominandomi ambasciatore della Pace della loro associazione. È stato commovente”. Cavaliere e gli organizzatori hanno voluto ringraziare tutti gli chef che hanno partecipato all’evento e invitano tutti a non dimenticare l’insegnamento degli chef di “Taste of Peace” di Gerusalemme. Insieme a loro, ai fornelli della Masseria Cimadomo, anche chef provenienti da diverse parti d’Italia tra cui Fabio Pisani di Molfetta, che dopo esperienze in giro per il mondo onora le tradizioni pugliesi con le due stelle Michelin nel tempio della gastronomia “Il Luogo di Aimo e Nadia” di Milano. Ad affiancarlo un altro grande della cucina pugliese, Pietro Zito, il cuoco contadino dell’osteria “Antichi Sapori” della frazione Montegrosso di Andria, autentico baluardo della cucina del territorio. Non ha avuto bisogno di presentazioni Angelo Sabatelli, lo chef del ristorante omonimo di Monopoli quasi in contraltare ai puristi della tradizione, un rivoluzionario dalle capacità impensabili che evidenzia i suoi percorsi lavorativi a Honk Kong, Jakarta e Shangai. E ancora il giovanissimo Mario Musci di Bisceglie, chef al ristorante “Gallo Restaurant” di Trani, con la sua innata semplicità che enfatizza i tratti di forza espressiva nell’elaborazione dei piatti.
Durante la cena sono stati consegnati i premi ai vincitori del contest-residenza per fotografi in Murgia per Murgiamo 2014 curato da Barbara Martusciello per Rotarian Gourmet. Per gli Under 35 hanno vinto Danilo Cannone e Andrea Miconi. Nella categoria Senior Stefano Esposito e Franz Gustincich. Premio dello Sponsor, Vito Martimucci
Entusiasti per l’esperienza vissuta durante i quattro giorni i giornalisti e gli altri partecipanti, alcuni per la prima volta nella Murgia. L’area murgiana è un luogo di saperi che attira continuamente a sé gente curiosa di scoprirne aspetti, legami, atmosfere. È stata proprio la curiosità il filo conduttore di Murgiamo. “È stato bello vedere giornalisti delle più grandi testate straniere come il ‘The Guardian’ preparare la pasta fresca e seguire tutte le nostre tappe. Forse il prossimo anno li stancheremo un po’ meno…”, conclude sorridendo Cavaliere.
“Murgiamo” si riconferma, quindi, un chiaro e semplice atto d’amore per questo territorio. E Cavaliere rinnova l’appuntamento per Murgiamo 2015.
Puglia Mon Amour ringrazia per le foto Rocco Lamparelli.