Istrionico. Allegro. Estroso. Schietto. Un abile paroliere della cucina. Questo è Gegè Mangano, patron chef del ristorante Li Jalantuumene a Monte Sant’Angelo, grazioso paesino del Gargano e meta di pellegrinaggi, il cui Santuario di San Michele Arcangelo è stato riconosciuto nel 2011 patrimonio mondiale dell’Unesco. Nei suoi piatti emozioni, natura e Puglia. Saperi e sapori che Gegè, chef autodidatta, mette ogni giorno, da oltre 15 anni, nella sua cucina, frutto del sole e della terra, con un tocco di classe e di contemporaneità.
“Cucina e passione = amore”, la sua filosofia, immancabile scritta sulla lavagna che campeggia davanti al suo ristorante e sul grembiule nero, accompagnata sempre da una risata, che nella vita non fa mai male.
Gegè racconta il territorio, il suo. Il Gargano. Con sincerità e disponibilità. Li Jalantuumene circonda di eleganza e storia i turisti e i viaggiatori gourmet nel centro storico della cittadina. All’esterno un balconcino affacciato su Largo Le Monache. Un romantico tavolino per una cena a lume di candela. Un’esperienza indimenticabile. Anche grazie al tocco femminile della moglie Anna, per gli amici Ninni. All’interno due salette curate, con attenzione al dettaglio e alla mise en place dei tavoli. Al piano sottostante la cantina ricca di vini regionali e nazionali. Fuori una larga terrazza rialzata per le cene estive. Li Jalantuumene ora dispone anche di camere per soggiornare nella bellissima Monte Sant’Angelo. Belle, confortevoli e accoglienti arredate con classe, in un angolo una Lettera 35 e nell’altro una radio d’epoca. Un ulteriore buon motivo per andare a trovare Gegè Mangano.
Il menu non è da meno. Pasta fresca, prodotti del mercato di Monte Sant’Angelo, erbe, carne podolica, agrumi. Un mosaico pugliese di colori e gusti che risaltano a seconda delle stagioni. Cotture precise e presentazione dei piatti ad alto tasso di appetibilità con possibilità di scegliere à la carte o i menu degustazione.
L’estate è tutta racchiusa nella freschissima crema di stracciatella con ogliarola indigena garganica e nei rossi medaglioni di melanzana in salsa di pomodoro al profumo di basilico. Un uovo di quaglia fa loro compagnia dando un tocco soprendentemente originale e colorato incuriosendo il palato.
C’è il mare, invece, che non ti aspetti nei troccoli con farina di grano Senatore Cappelli con bottarga di muggine di Lesina. Vedi i troccoli. Pensi alla terra. Ma senti il profumo delle onde. Per chi vuole invece qualcosa di light, una fresca insalatina di zucchine croccanti con rucola, dal sapore amarognolo, che ben si sposa con la spolverata di scaglie di caprino.
La tradizione e i sapori di casa rivivono nei paccheri di Benedetto Cavalieri, cotti alla perfezione, con ragù all’antica e una mousse di ricottina di capra, un sapore deciso che dà uno sprint importante al piatto. E se si parla di Puglia non possono mancare le orecchiette, tuffate in un puré di fave con colorate bacche di pepe rosa che rendono davvero elegante un piatto classico della cucina regionale.
Tra i secondi di carne un intrigante filetto di mucca podolica tenero e cotto al punto giusto con fogliari di papavero e mandorle tostate in salsa etrusca, una riduzione di aceto balsamico con miele di castagno, accompagnati dal sale affumicato di Margherita di Savoia.
Non lasciatevi sfuggire il golosissimo gelato alle nocciole preparato sapientemente da Gegè. Mentre la conturbante zuppa di cantalupi con gelato al pistacchio, scaglie di cioccolato e arancio caramellato vi regalerà un’esplosione di sole e d’estate. Sublimi i colori che stuzzicano la vista e un piacere per il palato in una calda giornata di luglio.
Gegè avrà tanto da raccontarvi attraverso i suoi piatti, la sua esperienza e caparbietà. E con le sue ricette, racchiuse nel libro “Terra, Cultura, Cucina del Gargano”. Nelle prime pagine un’introduzione del grande gastronomo Luigi Veronelli. “Un giorno lo chiamai. Gli dissi che volevo scrivere un libro con lui. Quando mi disse che non mi conosceva gli risposi: non può impedire a un uomo di sognare”. Gegè è questo. Perché, come è scritto a chiare lettere sul suo menu, “fare lo chef insegna a non avere paura del buio, a non vergognarsi quando si sbaglia, a non esaltarsi quando tutto va bene. Aiuta a ricordare che senza la terra non ci sarebbe il volo”. In cucina, sì, ma anche nella vita.
Ristorante “Li Jalantuùmene”
Piazza de Galganis, 5
71037 Monte Sant’Angelo (FG)
Presso il centro storico, largo “Le Monache”
Telefono: 0884.565484
Fax: 0884.565484
Cellulare: 348.7976321
info@li-jalantuumene.it
www.li-jalantuumene.it