Matera centro della cultura enogastronomica e del made in Italy. È questo l’obiettivo di “Antichi Sapori Eat Local Experience”, una serata organizzata da Rete Antichi Sapori in collaborazione con Libermedia che si è tenuta mercoledì 9 luglio nella magica atmosfera di un ipogeo, quello di Piazza San Francesco, nel cuore della città Unesco candidata a diventare Capitale europea della Cultura 2019.
Un viaggio tra i sapori e la gastronomia di qualità con degustazioni e cooking show all’insegna del gusto e del made in Italy. Presenti i migliori produttori nei settori del vino, pane, formaggi, miele, tisane con la forza della tradizione, l’amore per il “mangiare bene” e la passione della ricerca.
La “Rete Antichi Sapori” è un percorso nato dieci anni fa da un’idea di Matteo Fumarola per consentire agli operatori della ristorazione e dei produttori di godere della massima visibilità e riconoscibilità dell’offerta di qualità agli occhi dei consumatori e dei turisti. Un marchio esclusivo, spiega Fumarola, che mira a “tutelare le aspettative e i bisogni del consumatore attraverso il costante controllo degli standard di qualità e lo stimolo degli imprenditori al miglioramento continuo”. La Rete Antichi Sapori sarà presente all’Expo 2015. “La nostra è una rete europea – spiega Fumarola a Puglia Mon Amour – Abbiamo scelto Matera come luogo di cultura dell’enogastronomia, una location per lezioni di cucina, cooking show e vetrina dei migliori prodotti del made in Italy. A Matera si può fare molto di più e noi vogliamo dare una mano”.
Qualità e cultura del cibo gli ingredienti di un evento che gli organizzatori sperano si ripeterà presto e “a cadenza programmata, meglio se permanente”, suggerisce Vincenzo Di Riso di LiberMedia. “Non possiamo trascurare la cultura enogastronomica a Matera – aggiunge – È un patrimonio che non va disperso ma va rilanciato. In questo ci aiuta il gemellaggio con la Puglia. Occorre, però, un filtro di qualità per evitare i fin troppo numerosi fenomeni di improvvisazione in questo settore. Ben vengano invece tutti coloro che si convertono alla qualità”.
Insieme, insomma, si può. Questo il concetto che sta anche alla base della scuola di pensiero dello chef orsarese Peppe Zullo, ospite d’onore della serata. “Simple food for intelligent people” il suo motto.
“È un grande onore e piacere essere qui – ha dichiarato Peppe Zullo, cuoco pugliese apprezzato in tutto il mondo, che ha portato insieme ai suoi chef alcuni assaggi della sua cucina – Questo è un evento molto importante perché credo molto nel cibo semplice per le persone intelligenti. Millenni fa l’uomo trasformava il cibo. Abbiamo quindi voluto portare ingredienti semplici che hanno un grande legame con la terra, come il grano, le farine e i legumi freschi. Abbiamo tanti tesori e patrimoni da difendere. Questo potrebbe essere in futuro un luogo dove comunicare le nostre eccellenze e mi auguro che si possano fare tantissimi altri incontri. Il Sud, e il nostro Paese più in generale, hanno voglia di dimostrare che il cambiamento è possibile e lo è attraverso la ricerca e il sostegno della qualità delle cose belle e buone come la cucina che segna il percorso dalla terra alla tavola. Tutti insieme, con cibo, moda, arte e cultura possiamo comunicare al mondo le nostre eccellenze”.
Non a caso, accanto allo chef pugliese, Vito Maiullari, artista altamurano, e lo stilista Angelo Inglese, ideatore di un profumo che invia insieme alle sue creazioni in tutto il mondo, composto da fiore di cappero, gelsomino selvatico e menta selvatica.
“Credo molto nella riscoperta dei sapori – ha detto lo stilista – Se noi siamo quello che mangiamo dobbiamo essere anche ciò che vestiamo. Da qui la mia idea di andare a fondo e capire quali sono le materie prime perché possiamo realizzare un certo tipo di prodotto con tessuti che possono nascere anche qui. E mi riferisco a canapa, cotone, lana, canapa, ginestra. Materiali che si possono recuperare, tessere e fare abiti”.
L’ipogeo nel cuore di Matera per una sera ‘palcoscenico’ delle eccellenze del “made in Italy”. L’augurio di tutti è che continui ad esserlo.