Almo Bibolotti chef per il sociale. Il finalista dell’ultima edizione del talent culinario ‘Masterchef Italia’ ha infatti chiuso con una cena multisensoriale il convegno che si è tenuto a Trani sull’introduzione in Italia delle disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.
Almo ha mostrato come è possibile mangiare bene e come la corretta e sana alimentazione possa essere un modo per alleviare le sofferenze.
In Italia – è emerso durante il convegno ‘Al sissizio di giugno si parla di dolore’, giunto alla seconda edizione – c’è un inadeguato utilizzo di analgesici oppiacei a fronte di un uso maggiore dei farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans), in una situazione in cui il dolore cronico, ormai non più considerato sintomo ma malattia, colpisce più di un quarto della popolazione adulta. È un’emergenza medica, che coinvolge 12-15 milioni di persone e vede 1 persona su 4 affetta da dolore cronico; sanitaria essendo. una delle principali cause di consultazione medica (nonostante i pazienti non sappiano bene a chi rivolgersi nel 21% dei casi); sociale, essendo il dolore la seconda causa di assenza dal lavoro per ragioni mediche e inabilità.
Tra i dati evidenziati anche quelli dell’ultimo rapporto OsMed con i valori in termini economici, sociali e morali del dolore. “Stiamo portando avanti – ha spiegato Marco Spizzichino, direttore dell’Ufficio del Ministero della Salute per le cure palliative e la terapia del dolore – un’azione tra Ministero, Regioni ed associazioni lungo un percorso unitario e di civiltà. Un passo decisivo sarà dato dal ‘Patto per la Salute’, un documento ormai pronto in cui sono ben identificati gli aspetti della legge 38/2010 e quelli dell’umanizzazione delle cure. Altro passo decisivo si avrà con il semestre italiano di presidenza dell’Ue. In Italia ad oggi permane una diseguaglianza molto forte tra le regioni e si riscontrano realtà dove cure e terapie si sono sviluppate in modo omogeneo e positivamente ed altre in cui è stata spinta più una rispetto alle altre”.
La conferenza stampa è stata introdotta dall’attrice Carmela Vincenti che ha interpretato ‘Il dolore globale’ di Frida Kahlo, pittrice messicana morta nel 1957, vittima all’età di 18 anni di un grave incidente stradale che la costrinse a subire ben 32 operazioni chirurgiche e a stare a letto per molti anni.