Adesso si fa sul serio. Già. Perché la squadra della Nazionale Italiana Cuochi sta lavorando sodo per portare a casa la Culinary World Cup. Tante le ore di lavoro tra i fornelli che si devono incastrare con i numerosi impegni lavorativi dei componenti del team. Tanta fatica, tanta voglia di migliorarsi. Ma anche tanto spirito di gruppo e amicizia.
La squadra formata dagli chef, tra cui anche noti volti pugliesi, si è allenata venerdì 16 maggio proponendo durante la serata un ‘menu Caldo’ ai numerosi invitati, giornalisti, membri dell’Assogi provenienti da tutto il territorio italiano e operatori nel settore della ristorazione. La palestra scelta, l’Eccelsa, scuola di alta formazione del gusto alimentare di Alberobello, negli spazi dell’azienda Matarrese.
Un menu difficile e ambizioso – antipasto, main course e dessert – che punterà a far riconoscere la gastronomia italiana al di là dei confini nazionali come tra le migliori al mondo. A giugno è in programma un altro allenamento in cui la squadra si dedicherà al ‘menu Freddo’, prima della grande vera prova finale, quella di una delle più prestigiose competizioni mondiali, il campionato in Lussemburgo, la Villeroy & Boch Culinary World Cup, dal 20 al 28 novembre.
Tra gli ospiti della serata anche la senatrice Angela D’Onghia, sottosegretario di Stato all’Istruzione che ha voluto sottolineare come il binomio tra formazione e impresa possa essere lo strumento giusto per promuovere il made in Italy, anche all’estero. “Vengo da un mondo diverso e ho cucinato poco nella mia vita – scherza la senatrice – È fondamentale creare una rete tra la scuola e l’impresa. L’Italia è diventata grande per le piccole medie imprese. Non possiamo creare un Paese dove non ci sono braccia e cuori ma solo teste. Abbiamo bisogno di un Paese che pensi e che lavori per portare all’estero le nostre eccellenze”.
Una serata che ha riempito il sindaco di Alberobello Michele Longo di orgoglio. “I nostri profumi, i nostri sapori ci sembrano semplici perché li gustiamo tutti i giorni ma invece costituiscono una ricchezza che ci trasporta nel mondo e diventano un grande veicolo per il turismo – ha detto il sindaco a Puglia Mon Amour – Turismo ed enogastronomia possono dare ancora tantissimo. Ad Alberobello abbiamo avviato la prima classe con indirizzo turistico, alberghiero ed enogastronomico. Speriamo di creare i presupposti perché le nuove generazioni arrivino più preparate al mondo del turismo e dell’enogastronomia, due nostri grandissimi tesori. Oltre ai Trulli di Alberobello, conosciuti in tutto il mondo, siamo degli ottimi rappresentanti della dieta mediterranea, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Pochi giorni fa, inoltre, abbiamo firmato il protocollo d’intesa che individua Alberobello e Ostuni come coordinatori del sistema turistico locale su quattordici Comuni che avranno la missione di integrare il turismo della Valle d’Itria con quello marittimo. Speriamo di riuscire a creare un amalgama giusto per impreziosire il territorio e l’offerta turistica”. Il sindaco fa quindi l’in bocca al lupo alla Nazionale di cuochi: “Ha fatto grandissimi progressi. Sapranno portare il made in Puglia nel mondo. I nostri prodotti legati alla tradizione e alle stagioni sono la vera eccellenza della cucina, anche in Italia”.
Qualità, formazione e professionalità le parole d’ordine di Eccelsa, la scuola per la specializzazione di professionisti e cultori del mondo turistico ed enogastronomico con laboratori sperimentali completamente attrezzati e aule didattiche, ha ospitato l’evento.
“Stiamo portando avanti un progetto a piccoli passi – spiega Nicola Chielli, direttore di Eccelsa – per collocare la formazione di qualità nel nostro ambito territoriale”. Chielli ringrazia Domenico e Vito Matarrese che, grazie alla dimestichezza e passione nel campo della refrigerazione industriale e della climatizzazione del primo e l’interesse per la logica dei grandi impianti della ristorazione professionale del secondo, hanno dato vita all’impero Matarrese Srl. “Senza la fiducia che hanno riposto in tutti coloro che stanno operando in Eccelsa probabilmente i risultati che stiamo raggiungendo non sarebbero stati possibili”, ha detto Chielli.
Alla serata non poteva mancare Paolo Caldana, presidente della Federazione Italiana Cuochi (FIC). “È bello vedere ragazzi che dopo una giornata di lavoro nonostante la stanchezza abbiano ancora voglia di migliorare. Il nostro obiettivo – dice Caldana – è portare alti i valori e i sentimenti della cucina italiana utilizzando sempre i prodotti del nostro territorio. Vincere è sempre bello ma anche se doveste arrivare secondi o terzi, avete vinto comunque. Perché rappresentate l’Italia con spirito d’amicizia, unità e rispetto tra di voi. Il mio ringraziamento va anche alle istituzioni”. E quindi il suo invito: “Ci auguriamo di incontrarci e portare avanti un progetto più concreto. Dovete conoscerci e capire che questi ragazzi stanno lavorando per il bene della nostra Italia”.
Invito al quale si aggiunge anche lo chef Domenico Maggi, responsabile della Commissione Competizioni Culinarie del Sud Europa WACS, si dice orgoglioso del gruppo. Questo, dice, “è solo l’inizio”. “Abbiamo quattro anni davanti molto importanti. Stiamo puntando in alto. Ma per raggiungere altissimi livelli c’è bisogno di ricerca, sperimentazione, esercizio, allenamento. E questi, alcune volte, sono molto costosi”.
Accanto a Maggi, Michele D’Agostino, coordinatore nazionale dell’Ateneo della Cucina e presidente dell’Associazione Cuochi Regione Puglia: “Da pochi anni abbiamo intrapreso la via internazionale e siamo riusciti a imporci sia a livello di giudici che istituzionale”, fa sapere D’Agostino.
Il menu proposto durante la serata è stato testato finora quattro volte. “Siamo passati dai 20 pasti agli attuali 75. Le nostre sessioni di allenamento arriveranno a 110 persone prima del campionato”, ha spiegato Daniele Caldarulo, team manager. “A volte può sembrare perfezione ma abbiamo trovato tantissimi accorgimenti tecnici che andremo a perfezionare. Quindi allenamenti come questi – ha continuato lo chef – sono molto importanti. Nello spogliatoio l’affiatamento è ai massimi livelli. Significa partire già con una marcia in più rispetto ad altri. Sono straconvinto che faremo bene ma confidiamo molto nella tifoseria e per questo dovrete aiutarci voi”.
Anche per Pierluca Ardito, team coach, è stata una “serata di confronto, solo un piccolo sassolino nel percorso che ci aiuterà ad avvicinarci alla coppa del mondo”. “L’insoddisfazione è lo stimolo per fare meglio – ha aggiunto – Ed è giusto che si cerchi la perfezione. È necessario avere la costanza ma siamo sulla buona strada. È questo lo spirito giusto”.
Le squadre in gara hanno un regolamento preciso da rispettare, il WACS (World Association of Chefs Society), organismo mondiale dei cuochi che stabilisce i parametri dei concorsi, categorie, programmi e temi del piatto da seguire. “Puntiamo ad essere almeno tra i primi dieci” – confessa Ardito – In tutto saranno 35 le nazioni che parteciperanno al campionato. “Svezia, Norvegia, Singapore e America le squadre che temiamo maggiormente. Sono squadre che si dedicano solo a questo dalla mattina alla sera. Anche se non hanno una grande cultura gastronomica – spiega Ardito – capiscono che avere una squadra nazionale vincente è il traino giusto per promuovere la loro enogastronomia”. E la Francia? “La Francia snobba questi appuntamenti…”.
Questo l’organico della Nazionale guidata dal Team Manager Daniele Caldarulo e dal Team Coach, Pierluca Ardito: Francesco Dibenedetto, Felice Laforgia, Giuseppe Palmisano, Piero Pezzolla, Gaetano Ragunì e Andrea Voltolina che completano il direttivo; i componenti della squadra senior, Lorenzo Alessio, Debora Fantini, Domenico Lampedecchia, Giovanni Lorusso, Fabio Potenzano, Matteo Sangiovanni e Michelangelo Sparapano oltre ai componenti della squadra junior Salvatore Canargiu, Nicholas Capucci, Andrea Lavernier, Paolo Lotito, Aldo Scollo e Andrea Votta.
Anche Puglia Mon Amour farà il tifo per la Nazionale Italiana Cuochi… In bocca al lupo ragazzi!