Un centinaio di allevamenti creati in 13 anni, un indotto di quasi cento lavoratori e una produzione di sette milioni e mezzo di capi all’anno: sono i numeri registrati in provincia di Foggia dal pollo Campese, la varietà allevata all’aperto dal gruppo Amadori.
In Capitanata – e in particolare sui Monti Dauni – il colosso industriale romagnolo ha trovato le condizioni ideali per insediare tutti i suoi allevamenti, grazie alle condizioni climatiche favorevoli, con inverno mite e poco umido ed estate calda e secca.
Il simbolo del gruppo è Francesco Amadori, industriale ruspante come i polli che alleva da una vita.
Amadori e il suo staff sono giunti a Lucera per una tre giorni di visite agli allevamenti del gruppo.
Gli allevamenti di Campese sono gestiti dai produttori locali: Amadori fornisce i pulcini, il mangime, i medicinali e l’assistenza tecnica, mentre gli allevatori sono responsabili delle cura e della crescita dei polli.
Partito nel 2001 con la trasformazione di capannoni tradizionali in strutture con aperture verso l’esterno, il progetto Campese si è rivelato un’importante opportunità per l’integrazione del reddito di numerosi agricoltori e, di conseguenza, un buon sostegno al sistema economico locale, grazie anche a un’attenta politica ambientale ed energetica, che punta sulle fonti rinnovabili e su mangimi privi di Ogm.