Il vino Made in Italy sempre più apprezzato all’estero, ma a causa della crisi gli italiani bevono di meno. I dati dell’Organizzazione Mondiale del Vino e della Vite parlano chiaro.
Italia primo produttore mondiale di vino nel 2013, ma il consumo all’interno dei confini nazionali scende.
Il vino Made in Italy, paradossalmente, si beve di più all’estero. E sono gli Stati Uniti la nazione ad apprezzarlo maggiormente. Gli americani, l’anno scorso, hanno preferito importare più vino italiano e meno francese.
Secondo i dati pubblicati dall’Organizzazione Mondiale del Vino e della Vite, l’Italia, con i suoi 44,9 milioni di ettolitri, è il primo produttore mondiale di vino davanti alla Spagna (44,7) e la Francia (42).
Numeri positivi per il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo che si complimenta con il settore italiano del vino, capace di puntare sulla qualità e sul legame con il territorio creando reddito e occupazione in un momento di crisi. E sempre secondo Moncalvo sono state create le condizioni per una valorizzazione sul mercato nazionale ed estero dove il vino è diventato simbolo del Made in Italy.
Se da una parte l’Italia è leader nell’esportazione, dall’altra gli italiani nel 2013 hanno consumato meno vino dai tempi dell’unità. Questo per un cambiamento di stile di vita, ma probabilmente anche per la crisi. Soltanto il 21% degli italiani consuma vino tutti i giorni, mentre quasi la metà non lo beve mai.
Ma se si beve meno, è anche vero che si beve meglio: il territorio italiano può infatti contare su 73 etichette Docg, 332 Doc e 118 Igt.