Polpo in pignatta (purpu alla pignata) con quenelle di patate

Pubblicato il 21 Apr 2014 da Simona Giacobbi

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Nei porti pugliesi non è difficile trovare pescatori che sbattono vigorosamente i polpi appena pescati sugli scogli per tramortirli, renderli teneri e per far arricciare i tentacoli. Tutto questo può sembrare una tortura, in realtà è solo il preludio per una cena deliziosa. Una delle ricette più antiche ed estive della tradizione pugliese è il purpu alla pignata, il “polpo nella pignata”, pentola tradizionale di terracotta prodotta nel Salento. Il metodo più antico per cucinarlo è proprio in questo modo, nella pignata, con l’aggiunta di patate e vari aromi per esaltarne il sapore. Questa è la mia rivisitazione di un piatto molto amato dai pugliesi, una via di mezzo tra il polpo in pignatta e il polpo alla luciana. Una preparazione semplice, forse un po’ lunga, per un secondo però gustosissimo! Del resto, secondo un detto salentino, “la morte de lu purpu è la pignata”.

Ingredienti per 2 persone

2 polpi freschi battuti e lavati
250 grammi di passata di pomodoro
1/2 cipolla
1 peperoncino
1 ciuffetto di prezzemolo
1 spicchio di aglio
olio evo
vino rosso
sale
pepe
200 gr di patate
acqua

Per le patate: Fate bollire le patate in acqua salata per circa 45 minuti. Schiacciare la patata lessata e fatela saltare in un pentolino con olio, sale e pepe. Formare la quenelle con l’aiuto di due cucchiai.

Per il polpo: Versare nella pentola un po’ di olio e farlo scaldare. Versate l’aglio senz’anima, la cipolla tritata, il prezzemolo, il peperoncino. Fate rosolare. Aggiungete il polpo dopo qualche minuto e fate rosolare. Togliete l’aglio e sfumate con il vino rosso. Fate evaporare. Aggiungete la salsa di pomodoro e il pepe e fate cuocere per un’ora a fuoco basso con coperchio. Aggiungete acqua se necessario.
Servite ben caldo con le quenelles di patate.

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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