“Dobbiamo imparare a valorizzare i nostri prodotti e credere nella nostra terra. Perché i prodotti della Daunia con i loro sapori e i loro profumi possano essere apprezzati anche fuori dei nostri confini nazionali”.
L’appello di Gianfranco Vissani, chef di fama internazionale, è chiaro. Lo ha lanciato, affiancato da Sandro Romano, console A.I.G.S. (Accademia Italiana Gastronomia Storica) e giornalista di “Italia a Tavola”, al pubblico della prima edizione del “Premio Oscar della Qualità” che si è tenuto nei giorni scorsi a San Giovanni Rotondo e a chi crede fermamente nel made in Italy. E, in questo caso, del made in Capitanata.
Tante le eccellenze gastronomiche del territorio in mostra durante l’evento e premiate da una giuria di esperti del settore. Oltre 60 i produttori provenienti dalla zona che va dal Foggiano al Tavoliere fino al Gargano e portabandiere delle eccellenze della zona e che hanno ricevuto un riconoscimento da Vissani. Tre i produttori “ospiti” che si sono distinti in ambito nazionale: il Consorzio “Focaccia Barese”, il “Panificio D’Ambrosio” di Altamura e il “Salumificio Santoro” con il capocollo di Martina Franca.
Presente alla serata, organizzata da Massimo Pitti, anche l’assessore regionale al Welfare Elena Gentile, originaria di Cerignola. “Il nostro Gargano – ha detto – deve fare sistema perché solo così possiamo sperare in una valorizzazione profonda del nostro territorio. Viviamo in una delle Regioni più belle d’Italia. Evviva la Capitanata, evviva la Puglia».
Al Dinner Live Show un ricco buffet allietato dalla musica dei Cantori di Carpino. Gli chef premiati hanno proposto sfiziosi assaggi preparati con i prodotti delle aziende partner: capocollo di Martina Franca, prosciutto di maiale nero di Faeto, caciocavallo Podolico del Gargano, bufaline sipontine, burrate del Gargano, pane di San Marco in Lamis e cassata artigianale di Manfredonia e focaccia barese. Immancabili le mozzarelle preparate al momento dai Mastri Casari del Parco del Gargano, nonché calici di vino e bollicine di alcune fra le migliori aziende vitivinicole del territorio, premiate a livello internazionale.
E quindi le premiazioni, i riconoscimenti agli chef che rappresentano un punto di riferimento nel mondo enogastronomico del Tavoliere, colonne portanti del made in Puglia: Peppe Zullo del ristorante Villa Jamele a Orsara di Puglia, Gegè Mangano ristorante Li Jalantuùmene di Monte S.Angelo, Rosario Di Donna ristorante U’Vulesc di Cerignola, Domenico Cilenti ristorante Porta di Bass a Peschici, Nazario Biscotti e Lucia Schiavoneristorante Le Antiche Sere a Lesina, Leonardo Vescera ristorante Il Capriccio a Vieste, Mario Ottaviano ristorante Al Trabucco Da Mimi a Peschici, Cataldo Giaconella ristorante Il Don di Torremaggiore, e Massimo Russo ristorante Al Primo Piano di Foggia.
Un riconoscimento speciale è andato a Giuseppe Di Cosmo di 85 anni, chiamato anche il “cuoco dei Santi”, che, per anni, ha cucinato per Padre Pio. «Il suo piatto preferito era l’agnello con le verdure», ha detto il pensionato di San Giovanni Rotondo, i cui piatti sono stati assaggiati anche da Madre Teresa di Calcutta e Papa Giovanni Paolo II.
Premiate anche le aziende vinicole della Daunia: Alberto Longo Vini, Azienda Enotria Vini, Azienda Vinicola La Marchesa, Azienda Vinicola Re Dauno, Valentina Passalacqua Vini, Vini Consorzio Nero di Troia di Casaltrinità.
Un vero e proprio percorso di degustazione ed esplorazione sensoriale, quello degli “Oscar della qualità” che ha consentito ai professionisti del gusto di far conoscere e apprezzare i propri prodotti a una fascia di potenziali nuovi clienti, fra i quali, in prima fila, lo stesso Gianfranco Vissani, sempre alla ricerca di materie prime e prodotti di indubbia qualità per i suoi ristoranti di Baschi, Capri e Cortina e per i suoi negozi di alta gastronomia chiamati Casa Vissani.
L’evento è stato organizzato dall’Accademia Italiana del Gusto, insieme alla Associazione ‘Amici della Buona Tavola’ e all’Ente per la Promozione dei Prodotti Tipici Italiani, con la collaborazione delle Pro Loco del Gargano, della Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo e con il patrocinio della Regione Puglia, dell’Accademia Italiana Gastronomia Storica e della rivista Italia a Tavola.