Ecco un piatto povero, rustico e saporito. Per aumentare la morbidezza e la cremosità del purè, alcuni fanno cuocere con le fave anche una patata tagliata a pezzetti. Altri sostituiscono l’olio extravergine d’oliva con l’olio santo.
Ingredienti per 2 persone
200 grammi di fave secche decorticate
1 patata (facoltativa)
100 g cicoria selvatica
olio evo
sale q.b.
Sciacquate le fave sotto un getto d’acqua fredda. Mettetele in ammollo per circa 5 ore o per tutta la notte. Trascorso questo tempo, scolatele e mettetele in una casseruola. Unite la patata, sbucciata e tagliata a dadi e coprite con acqua fredda. Coprite e mettete la casseruola sul fuoco. Non appena comincia a bollire, salate, abbassate la fiamma al minimo e lasciate cuocere per circa un’ora senza mai mescolare fino a quando le fave saranno tenerissime e quasi disfatte.
Intanto mondate la cicoria, lavatela sotto l’acqua e lessatela in abbondante acqua salata. Scolatela ancora al dente e tenetela in caldo.
Quando le fave saranno pronte, lavoratele energicamente con un cucchiaio di legno e frullate con il minipimer o in un passaverdure.
Salate il purè di fave e componete il piatto tradizionale di fave e cicorie diviso a metà: da una parte del piatto ponete le fave e dall’altra le cicorie.
Condite con un filo d’olio extravergine d’oliva, meglio se un buon olio pugliese, e servite le fave e cicorie accompagnandole con fette di pane di Altamura.