Grande successo per “Il Vino Possibile”. Leone: “Avviciniamo i giovani al mondo del vino biologico”

Pubblicato il 14 Lug 2014 da Simona Giacobbi

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“Avvicinare i giovani al mondo del vino con coscienza e far conoscere i piccoli produttori dell’agricoltura biologica”.
Questi gli obiettivi della nuova sezione del festival “Il Libro Possibile”, kermesse curata da Rosella Santoro  giunta alla 13esima edizione che ha portato, nei giorni scorsi, in Puglia, nella bellissima cornice di Polignano a Mare, illustri autori, artisti, intellettuali, politici e giornalisti.
Sotto i riflettori, la cultura del vino, specchio del nostro Paese, delle sue diversità e delle sue eccellenze. Un’affluenza “oltre le aspettative” secondo Gerardo Leone (in foto insieme a Chef Rubio e Leo Benedetti a destra), coordinatore della manifestazione dedicata ai vini biologici e biodinamici che ha visto protagonisti noti chef e personaggi del mondo della tv, nutrizionisti e degustazioni guidate, proiezioni e incontri con sommelier e scrittori. “Durante la manifestazione molti giovani si sono interessati al significato di biologico e biodinamico – spiega Leone – chiedendo anche ai produttori se facessero la pigiatura con i piedi”.
Un interesse quindi sempre maggiore per un settore, quello del biologico, che sta crescendo in maniera esponenziale. Mentre l’agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola che cerca di offrire al consumatore prodotti genuini rispettando il ciclo della natura e l’ambiente, evitando concimi chimici di sintesi, quella biodinamica si fonda su sistemi sostenibili per la produzione agricola sulla base del compostaggio e delle fasi della Luna. La rotazione delle culture consente di prevenire malattie, mantenere nel tempo la fertilità del terreno, e rendere quindi più costanti le produzioni.
“La Puglia, con i suoi 130mila ettari di superficie coltivata biologicamente, è la seconda regione d’Italia che ha investito su questo tipo di agricoltura – ha sottolineato Leone che ha rinnovato l’invito ai produttori per l’edizione 2015 – Non vogliamo discriminare i vini convenzionali ma il biologico rappresenta una crescita su cui la Puglia può davvero contare. Oltre al turismo abbiamo questa altra grande risorsa, l’agricoltura. Possiamo realizzare tanto ma dobbiamo riuscire ad attirare più giovani. Ed è questo lo scopo di manifestazioni come queste. È stato un evento straordinario e gli agricoltori sono felicissimi”.
Evento che ha voluto associare il mondo del vino a quello della letteratura. Un binomio non poi così insolito se si pensa da un lato all’esperienza di sapori che ci accompagnano dall’antichità e che hanno fatto la storia del gusto. E dall’altro le pagine di un buon libro che insegni ad apprezzare il nettare degli dei, a berlo coscientemente, con consapevolezza, e a riconoscerne le caratteristiche. “Del resto, Molière scriveva che un uomo è fortunato se ha un grande libro, un grande amico e un grande vino”, ricorda Leone.

Sul palco, oltre a esperti del settore, si sono alternati, durante le tre serate, tanti volti noti al pubblico, da Federico Francesco Ferrero e Almo Bibolotti di Masterchef, a Emanuela Tabasso, piccola vincitrice di Masterchef Junior, Sergio Barzetti da “La prova del cuoco”, Caterina Balivo, star dei tutorial tv con “Detto fatto”.
Attesissimo e accolto da uno stuolo di fan Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, che ha presentato la sua “La nuova dieta mediterranea”, un libro scritto con la nutrizionista Stefania Ruggeri per sfatare i falsi miti che ritengono la dieta mediterranea un regime alimentare solo molto ricco di carboidrati, dunque ipercalorico e nemico della linea. La sfida è quella di rendere le ricette della tradizione mediterranea più salutari, utilizzando solo cereali integrali, riducendo le quantità di grassi e calorie, e limitando l’uso del sale sostituendolo con erbe e spezie aromatiche. “I carboidrati non fanno ingrassare”, il monito di Chef Rubio che invita a un “ritorno alla verdura e alla frutta”, a “valorizzare allevatori e fruttivendoli”, a “non saltare mai i pasti principali” e a “mangiare carne in maniera sapiente”.
“Mi dispiace dirlo ma ci siamo ridotti a mangiare come gli americani – dice – L’Olanda, addirittura, mangia meglio di noi. Diamo una mano a chi lavora sul territorio. Ne gioverà la nostra salute e il nostro stato psicofisico”.
Il libro raccoglie una selezione di 40 ricette reinterpretate da Chef Rubio. Dai classici rielaborati in chiave contemporanea ad alcuni piatti originali appositamente studiati secondo i nuovi canoni del modello mediterraneo. Per ciascuna ricetta vengono indicati i valori nutrizionali, gli effetti benefici degli ingredienti presenti, la modifica apportata rispetto alla ricetta originale e il fattore M, cioè la componente della dieta mediterranea.
“Il piatto top? La pasta pomodoro e basilico, l’emblema della mediterraneità, che è anche il più difficile in assoluto – ammette Chef Rubio – Le cose semplici del resto sono le più difficili. Ha ingredienti a costo zero con un apporto nutrizionale fantastico e… ti ricorda che sei italiano”. Ruggeri aggiunge che “i pomodori dei nostri campi hanno proprietà fantastiche, soprattutto quando vengono cotti. Contengono licopene, che aiuta a prevenire tumori alla prostata e alla mammella, e sostanze antiossidanti”.

“I dolci vanno evitati se davvero volete dimagrire – ha detto Chef Rubio – La natura, di dolce, ci ha dato già la frutta. Perseverare con gli zuccheri porta a disturbi e patologie”. L’ex giocatore della Nazionale di rugby parla anche di frittura. “Una volta a settimana non ha mai ucciso nessuno – dice – Il croc è un rumore che piace a tutti. L’olio extravergine d’oliva contiene antiossidanti e, al contrario di quello che si dice, è uno dei migliori oli per friggere. La frittura, se ben fatta, non fa perdere le proprietà nutrizionali degli alimenti”. Chef Rubio ricorda la sua puntata di “Unti e bisunti” girata a Bari. “L’espressione massima della freschezza in Puglia? Il polpo. È un piacere mangiarlo alle 8 del mattino con la birra… Ho provato diverse versioni del vostro patate riso e cozze. Se fatto approssimativamente non rende quanto dovrebbe. L’amore che ci si mette per prepararlo e le materie prime sono fondamentali”. E conclude con un invito. “La prima lobby mondiale è quella delle armi. La seconda quella del cibo. State attenti”.

Qui l’articolo e le foto sulla prima serata de “Il Vino Possibile”
Qui l’articolo e le foto sulla seconda serata de “Il Vino Possibile”

Giornalista professionista, laurea in lingue e letterature straniere e un master in Social Communication. Piacentina d’origine, pugliese d’adozione dal 2012, cresciuta a tortelli e gnocco fritto, impara a cucinare in Canada, a Toronto, dove ha vissuto sei anni e dove ha lavorato per il quotidiano italiano Corriere Canadese. Oltreoceano scopre una diversità culinaria etnica senza confini. Da allora la sua vita cambia. Cucina e ristoranti diventano luoghi interscambiabili di idee, progetti, tradizioni e passioni. Ama assaporare, provare, gustare. E fare foto. Conduce su Telenorba e TgNorba24 la trasmissione “I colori della nostra terra”, un programma che parla di ruralità, agroalimentare ed eccellenze enogastronomiche della Puglia. Ha collaborato con I Love Italian Food e il Cucchiaio d’Argento ed è spesso chiamata a far parte di giurie di eventi a carattere enogastronomico e di concorsi legati al mondo della pizza. Recensisce pizzerie per guide cartacee e online. Nel 2011 crea Pasta Loves Me, un blog che parla di lei, di pasta, food e lifestyle. È fondatrice e responsabile di Puglia Mon Amour, un’avventura che vive con gli occhi curiosi di turista e l’entusiasmo di un’innamorata per una terra che regala ogni giorno emozioni, genuinità e solarità. Ha la pizza napoletana nel cuore e tutto quello che rende felice il suo palato. E vive con una certezza: la pizza non le spezzerà mai il cuore.

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